Milan, Amelia e la lite a pugni con Bonera: “Se l’è cercata”

di Redazione

 Marco Amelia svela qualche aneddoto di quando era portiere del Milan. Soprattutto ricorda uno degli episodi più spiacevoli in un’intervista televisiva a Gold Tv.

Il racconto fa riferimento a quando ha fatto a botte con il compagno di squadra Daniele Bonera. “Qualche mese fa, eravamo sul pullman della squadra, c’erano tanti tifosi. Alcuni di noi non volevano scendere a salutarli. Io dissi: ‘Ragazzi non scherziamo, qui c’è gente che si è presa un giorno di ferie per venirci a vedere’. I dirigenti obbligarono i giocatori più rappresentativi a scendere. Del resto per il Milan era stata un’annata ridicola. Dopo essere risaliti, qualcuno faceva il ‘simpaticone’. E con uno di loro, Bonera, ho alzato le mani. Conosco Daniele da vent’anni ma in quel caso se l’è meritata”.

“Ho avuto tante offerte. Alcune irrinunciabili per il novantanove per cento dei calciatori. Ma io faccio parte dell’altro uno per cento. Non mi piacciono certi meccanismi che governano le trattative tra i professionisti, troppi personaggi coinvolti. Ho cercato di tornare alla Roma un centinaio di volte, anche in questa stagione ho chiamato i dirigenti dando la mia disponibilità. Ma loro avevano tanti portieri e non se n’è fatto niente”.

Poi, ospite alla trasmissione “Tiki Taka”, Amelia si è espresso sulla sfida di San Siro persa domenica dai rossoneri: “Non ho visto benissimo il Milan. Davanti, avendo tanta qualità, il solo Torres fa poco, ha bisogno di essere affiancato da qualcuno, sempre. Difficile da capire i problemi di Stephan El Shaarawy. Magari ha poco spazio nella visione dell’allenatore. Ha bisogno di giocare perché ha qualità enormi, bisogna puntare su di lui e insistere”.

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