M5S: “Basta, tenteremo di bloccare i provvedimenti della maggioranza”

di Redazione

Danilo ToninelliRoma. “Da questo momento adotteremo tutti gli strumenti in nostro possesso per bloccare i provvedimenti di questa maggioranza”.

Lo annuncia il deputatodel Movimento 5 StelleDanilo Toninelli, per il quale “con questi non c’è possibilità di dialogo”, all’indomani della maratona in Senato conclusasi nella notte tra l’8 e il 9 ottobre con un sofferto voto di fiducia alJobs Act. Il testo, nonostante la bagarre, ha incassato 165 sì e 111 no, 2 astenuti.

Nel mirino dei cinquestelle ora c’è il decreto sblocca Italia “uno dei peggiori di questa maggioranza”, ma ci sono anche altri provvedimenti. “Il governo sta facendo l’opposto di quello che dovrebbe fare e la maggioranza non rispetta le opposizioni. Basta vedere come si è comportata con i nomi per la Consulta e il Csm”, dice Toninelli, annunciando la linea dura del M5S.

Il governo, da parte sua, esprime soddisfazione per il risultato del voto in Aula sul Jobs. “E’ un segno molto importante del fatto che il Paese fa le riforme che servono” dice il ministro dell’Economia, Pier CarloPadoan. Soddisfatto anche il premier Matteo Renzi che però, allo stesso tempo, esprime “amarezza”per le “sceneggiate di alcuni senatori”. I cittadini, afferma, sono “stufi” di certe scene e si domandano che senso abbiano. Il presidente del Consiglio, comunque, non intende fermarsi. Anzi, ribadisce l’intenzione di procedere con i prossimi step: semplificazione e fisco.

Renzi interviene anche sul caso del senatore del PdWalter Tocci che, ha annunciato le sue dimissioni dopo aver votato la fiducia alla legge delega su Lavoro. Si augura che ci ripensi e afferma che “nel partito possono convivere posizioni diverse”.

Tocci, però, di corrente civatiana, conferma la scelta di dimettersi. Decisione legata al contrasto fra la responsabilità verso il partito e la coerenza con le proprie idee che gli fanno ritenere la delega “un provvedimento vecchio”. “Sono 20 anni – afferma – che ci raccontano che abbassando l’asticella dei diritti si crea lavoro, ma non è così. Le dimissioni sono un atto nobile, non si danno per poi ritirarle. Io la lettera l’ho già scritta, poi dovrà essere l’Aula a decidere con voto segreto. Comunque, le parole di Renzi mi hanno fatto molto piacere”.

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