Visita di Papa Francesco, Ciontoli: “Permettete alcuni suggerimenti…”

di Redazione

CiontoliCaserta. “L’arrivo di Papa Francesco nella nostra città, sabato 26 luglio, è evento storico di grazia e di gioia attraverso cui irrorare le coscienze e novellare l’impegno del popolo di Dio di Terra di Lavoro …

… e della Campania e di quanti impegnati nelle funzioni di direzione e di governo del territorio, chiamati tutti ad accogliere, per la prima volta, in questa parte del meridione, afflitta dal fuoco dei condizionamenti quotidiani e da miserie storiche devastanti, la presenza del Santo Padre. Questa mano della Provvidenza che si stende amorevole su Terra di Lavoro e sulle nostre sofferenze, impone a ciascuno di noi il massimo della collaborazione per evitare disguidi e disfunzioni sul piano di una organizzazione che, purtroppo, si sta realizzando in pochissimi giorni”.

Così il consigliere comunale Antonio Ciontoli che, a tal proposito, ha scritto al sindaco Pio Del Gaudio, facendo alcune considerazioni: “Urge sollecitare il tavolo per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico in Prefettura affinché tutte le iniziative concordate sulla parola e l’impegno dei singoli, abbiano ad avere una veste unica, sicura ed istituzionale; allertare la Protezione Civile Nazionale ed il prefetto Gabrielli affinché il pomeriggio della visita, in cui si prevedono temperature altissime, sia coordinato al meglio delle attività necessarie (tende da campo di primo soccorso, distribuzione di bottiglie d’acqua, idranti, diffusori d’acqua, ecc.);

allertare la protezione civile comunale, il S.V.G. che ha esperienza in tema di gestione di grandi eventi, il 118 e tutte le strutture atte a garantire la sicurezza dell’intera piazza e le migliaia di fedeli accorsi; il palco dell’arena del Re, così come congegnato al centro della piazza Carlo III, rischia di ridurre di gran lunga la capacità di accoglienza della piazza.

Lo stesso andrebbe smontato per tre ordini di ragioni: va spostato e localizzato, fin dove possibile, sotto al Palazzo Reale in modo da ampliare il raggio di visuale per le migliaia di persone (si parla di oltre duecentomila, atteso che trattasi della I visita in Campania e tutte le diocesi, delle varie province, sono in fermento) che accorreranno per lo speciale e storico evento; la piattaforma su cui insistono le sedie ha oggi una pendenza che va da quota zero (sotto al palco) a quota mt 1,40 (dove inizia la tribunetta) per cui aggiunte le sedie e le persone sedute e malgrado lo smontaggio della tribunetta si verrebbe comunque a creare un dislivello di oltre due metri, ciò che escluderebbe, rendendoli impraticabili alla vista, parecchie decine di metri, dalla fila ultima e verso la stazione;

ci troviamo in una delle piazze più grandi d’Europa ed ogni angolo dovrebbe essere utile alla vista del palco papale, così come accade tra Piazza S.Pietro e Via della Conciliazione. approfittare di queste ore per procedure ad una potatura degli alberi e ad una risagomatura delle aiuole che al momento nella piazza sono invase da erbacce e rifiuti.

Procedere laddove possibile alla cancellazione delle scritte negli emicicli (Barchesse) lungo le quali quasi di sicuro ci saranno riprese delle telecamere al seguito della papamobile. Obiettivo dovrà essere la totale, pulita e buona visione di terra ed aerea dell’intera zona, ai fini della sicurezza ma anche della praticabilità degli stessi spazi;

tra le aree adibite a parcheggio dei bus bisogna utilizzare il Viale Carlo III, largo più di 20 mt e che consente di realizzare una fila di parcheggio di bus in entrambe le direzioni di marcia (dalla rotonda di San Nicola La Strada a Via Vivaldi a Caserta e viceversa), senza incidere in maniera pesante sul traffico della strada. I fedeli in arrivo potranno essere accompagnati direttamente per il tramite del sottopasso della ferrovia nell’area della messa papale;

aprire per l’occorrenza il Parco Maria Carolina e la Flora per l’accoglienza di quanti entreranno in città fin dalla mattina; allertare malgrado i tempi ristretti l’ufficio filatelico delle Poste per una emissione speciale sull’evento;

la stessa amministrazione attivi procedure utili a rendere memorabile lo straordinario evento; con le parrocchie organizzare, per il tramite della protezione civile, un numero di volontari utile al servizio di accompagnamento, a coprire l’intera area in cui bisognerà proteggere le transenne che saranno ubicate per i percorsi della papamobile ma anche per la tutela degli spazi interclusi con rete sotto il palazzo reale ed apposti per evitare danni da caduta calcinacci;

evitare ogni intromissione della macchina organizzativa comunale nella assegnazione dei posti che a rigore dovrebbero essere assegnati ai soli disabili ed agli anziani (censiti dalla curia e senza limiti di numero, a tal riguardo sarebbe opportuno coinvolgere l’Anafim che è associazione benemerita che svolge attività di supporto per disabili proprio in nell’area del Parco Maria Carolina ), alla stampa, alla corale ed ai sacerdoti; essendo la messa in onore di S. Anna di cui il Santo Padre è devoto coinvolgere gli Accollatori di S. Anna e la Curia affinché sia verificata la possibilità di portare sul palco, in orario discreto, il simulacro della Santa Patrona della Città (agli Accollatori di S. Anna, pronti per la processione della domenica mattina, potrebbe essere chiesto, per il loro altissimo numero e le divise già disponibili, il servizio d’ordine);

procedere alla riemissione di un manifesto di Benvenuto nuovo e diverso da quello già disponibile atteso che è la Città di Caserta che accoglie il papa e non il Sindaco, sia pur a nome dei cittadini; sulla richiesta del cerimoniale del Papa di voler incontrare i consiglieri comunali della città, per un incoraggiamento e/o per un monito, sarei a suggerire di non individuare un’area riservata, che sarebbe contraria al messaggio di semplicità e di grande umiltà che questo Papa continuamente profonde fin dal Suo insediamento. Più utile sarebbe individuare una saletta all’interno del Circolo Ufficiali dell’Aeronautica Militare, accanto a quella dedicata alla Curia, in cui riunire il consiglio comunale, per pochi minuti ed il saluto di benvenuto ufficiale della città”.

“Ciò premesso – conclude Ciontoli – ben consapevole che tutte le questioni rappresentate non sono solo di pertinenza del Sindaco e che al riguardo si dovrà imbastire una necessaria attività di coordinamento con la Curia e la Prefettura, si leggano questi punti come suggerimenti utili ed impegno di un casertano che attraverso il ruolo conferitogli dal popolo e l’esperienza amministrativa fin qui vissuta, Loda e ringrazia, con il proprio contributo, il Buon Dio per averci donato questo eccezionale evento da cui sicuramente scaturiranno nuovi e buoni auspici per la nostra gente ed i nostri territori. Buon lavoro Sindaco. Benvenuto Papa Francesco”.

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