Processo Ruby bis, il 19 luglio la sentenza per Fede, Mora e Minetti

di Mena Grimaldi
 MILANO. E’
prevista per il 19 luglio prossimo la sentenza del processo Ruby nei confronti
di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti.

Tutti e tre imputati a Milano e accusati dalla procura di induzione e
favoreggiamento della prostituzione, anche minorile. “Si fanno richieste di
pena indiscriminate, qui non si fanno prigionieri e non posso accettarlo. Qui
bisogna fare giustizia.

Nicole Minetti non c’entra niente, non ha effettuato
alcuna attività induttiva né persuasiva nei confronti di Karima El Mahroug, non é un’intermediaria”.

Sono le parole del
legale della Minetti, Paolo Righi, che
ha chiesto l’assoluzione della sua assistita.

Per i tre i pm Pietro Forno e Antonio Sangermano, invece, hanno chiesto la condanna a sette anni
di carcere.

L’avvocato Righi ha definito “nulla probatorio” gli elementi esposti
dall’accusa: “Non voglio credere che si possano chiedere sette anni di
reclusione per un sms in cui Karima chiede il numero del ragioniere Spinelli,
sulla base di un nulla probatorio, e chiedo pertanto l’assoluzione”.

“Questo processo è ghettizzante per le donne,
perchè dà la patente da prostitute alle ragazze” ha detto in uno dei passaggi
dell’arringa l’altro legale, Pasquale
Pantano
.

Al termine dell’arringa odierna della difesa di Nicole Minetti, la
quale, secondo i suoi legali va assolta, il procuratore aggiunto Piero Forno ha
annunciato che alla prossima udienza replicherà. Dopo la camera di consiglio
probabilmente nel pomeriggio del 19 luglio la sentenza di primo grado.

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