CASAPESENNA. In una lettera inviata al Prefetto, ai ministeri dellIstruzione e degli Interni, e anche al presidente Napolitano e al premier Letta, il comitato Pro Scuola Media, …
… dinanzi al rischio che a settembre la scuola media di Casapesenna possa non aprire per carenza di sicurezza, chiede la realizzazione immediata dei lavori di ripristino degli elementi portanti delle strutture che presentano criticità, come segnalato nella relazione tecnica; di procedere allaffidamento di tali lavori con le procedure durgenza al fine di ripristinare un servizio pubblico essenziale; che le attività didattiche possono essere svolte nelledificio della scuola secondaria poiché i lavori interesseranno solo unala dello stesso. Intanto, il comitato contesta: Una scuola non può morire per le continue inadempienze, le lentezze burocratiche, i temporeggiamenti di chi, invece, dovrebbe garantire e tutelare la formazione e leducazione delle giovani generazioni.
Listituto è stato chiuso lo scorso 14 dicembre, con le attività didattiche spostate, attraverso turni pomeridiani, nella scuola elementare. Ad oggi, nonostante le continue sollecitazioni per i lavori di messa in sicurezza e riapertura del plesso, ancora è giunta una risposta concreta alla cittadinanza e ciò ha generato malessere e insofferenza nella popolazione, oltre ad una fuga di iscrizioni nelle scuole dei comuni limitrofi. Una scuola che dovrebbe essere uno dei punti di riferimento per il riscatto di un territorio, quello di Casapesenna, martoriato da decenni di predominio della criminalità organizzata. E invece, prima il posto fisso di polizia, e ora la scuola media, stanno per scomparire.
Quello che più fa male affermano dal comitato è la totale assenza dello Stato e lindifferenza di chi dovrebbe mettere in atto uno dei principi fondamentali della nostra costituzione: il diritto allo studio, attraverso cui si realizza un percorso formativo di legalità.