Botte e maltrattamenti all’asilo, arrestate due maestre

di Mena Grimaldi

 ROMA. Una maestra, M.R.C. di anni 57 e la coordinatrice F.M. 63enne della San Romano, una scuola pubblica per l’infanzia in zona Tiburtina, sono state arrestate mercoledì mattina per maltrattamenti e percosse ai bambini alunni della scuola.

Quella che è emersa, dopo una serie di indagini coordinate dalla Procura di Roma e dal sostituto procuratore Eugenio Albamonte, è stata una realtà di violenze e vessazioni per i piccoli allievi che vivevano in un clima di terrore. Un bimbo colpevole di essersi fatto la pipì nei pantaloni e costretto dalla maestra a inginocchiarsi e ad asciugarla con un fazzoletto di carta, dopo essere stato minacciato, davanti agli altri bambini, di fargliela pulire con la faccia.

Umiliazioni verbali verso gli alunni con difficoltà psico-infantili apostrofati come “scemo”, “zozzo”. Ma non solo. I più grandicelli erano costretti a maltrattare i bimbi con disabilità creando un clima di violenza. Tutto questo accanimento contri i bambini che facevano i capricci o chi disobbediva arrivando a picchiare perfino un bambino autistico.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la maestra, madre di due figli, aveva questi comportamenti da anni. A parlare delle violenze a qualche genitore, in una classe di una ventina di alunni, sarebbero stati anche alcuni bimbi. La segnalazione è arrivata da persone che frequentano l’ambiente scolastico che riferivano di presunti maltrattamenti e vessazioni della maestra ai danni di alcuni piccoli alunni.

Dai primi accertamenti risultava che la coordinatrice della scuola sarebbe stata a conoscenza della condotta dell’insegnante, “omettendo di prendere gli opportuni provvedimenti, in violazione dei suoi poteri-doveri di vigilanza e controllo, al fine di salvaguardare il buon nome dell’istituto”.

Per arrivare alle prove concrete, dopo le diverse segnalazioni, il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta ha deciso di installare telecamere in aula, che hanno subito fornito riscontri oggettivi sugli indizi di colpevolezza, in particolare, a carico di F. M.

Gli investigatori hanno accertato numerosi comportamenti violenti, vessatori, offensivi e mortificanti della dignità dei bambini affidati a lei durante l’orario scolastico.

Dalle indagini è emerso inoltre che, nonostante la maestra fosse stata più volte criticata e ripresa anche dalle sue colleghe per i suoi metodi educativi, avvalendosi della protezione e della copertura della coordinatrice, ha continuato a maltrattare gli alunni, limitandosi solo a non assumere tali comportamenti in presenza di testimoni adulti.

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