Assalto a portavalori su A14: bruciato un tir per bloccare il traffico

di Redazione

 BARI. Hanno dato alle fiamme un tir per bloccare il traffico e impedire l’arrivo delle forze dell’ordine, così da poter avere il tempo di assaltare un portavalori.

E’ successo nella prima mattinata di lunedì sulla A14, nel tratto fra Gioia del Colle e Acquaviva delle Fo, in provincia di Bari. Intorno alle 8.30 un commando armato è giunto a bordo di quattro auto di grossa cilindrata e di un camion, mettendo quest’ultimo di traverso sulla carreggiata e bruciandolo. A quel punto hanno fermato il portavalori della società Ivri ed esploso alcuni colpi di fucili in aria per intimidire i vigilantes. Con la fiamma ossidrica hanno distrutto le lamiere blindate del furgone.

Nonostante sia entrato in funzione il sistema di sicurezza del mezzo, che inonda il carico di schiuma, sembra che i rapinatori abbiano portato via i valori, trasportandoli su altre vetture con le quali si sono allontanati. Il tratto stradale è stato riaperto solo intorno alle 12, per consentire i rilievi degli agenti della squadra mobile di Bari.

Intanto, l’ex sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano chiede al prefetto di Bari di adottare un piano di prevenzione, dopo l’ennesimo, il terzo, assalto ad un portavalori verificatosi in Puglia nel giro di un mese. Secondo il deputato del Pdl sarebbe elevata l’esposizione “a rischio dei lavoratori della vigilanza privata, per le armi adoperate, per il numero di criminali impiegati ogni volta, per il blocco di importanti arterie, dalla SS 7 (la prima rapina, a fine maggio, nelle vicinanze di Mesagne) alla SS 16 (qualche giorno fa, vicino Barletta) fino alla A 14, oggi”.

Ancora più preoccupante, però, secondo Mantovano “è però la perdurante inerzia di chi aveva e ha il dovere di predisporre una adeguata prevenzione. Quando la Banca d’Italia ha compiuto l’infelice scelta di concentrare il contante nella sola sede di Foggia, logica avrebbe voluto accompagnarne la operatività a un piano regionale di bonifica dei percorsi interessati dal trasferimento del denaro: a distanza di qualche mese, non è stato fatto. O se è stato fatto, è stato fatto male”.

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