Di Lauro (Pse) dice “basta ai proclami” e invoca le Consulte

di Redazione

Raffaele Di LauroTRENTOLA DUCENTA. Raffaele Di Lauro, componente dell’esecutivo provinciale del Pse e responsabile per gli enti locali del collegio di Trentola Ducenta, interviene nella diatriba tra il sindaco Michele Griffo e l’avvocato Paolo Bottigliero, esponente del Pd locale.

“Vorrei, innanzitutto, – afferma il Di Lauro – nonostante acclarate difficoltà socio-economiche di quest’epoca, porgere con augurale ottimismo, un buon anno a tutti. Intervengo nella polemica, non solo per dovere politico ma anche come semplice cittadino. La ‘politica dei palchi’, per ovvie ragioni, non solo temporali, non può essere più praticata. I motivi innanzitutto sono economici, la società è in costante difficoltà ed a questo stato di cose non sfugge neppure la nostra realtà territoriale. L’economia mondiale è in grave difficoltà, per cui sono cambiate le regole insieme alle esigenze. Le difficoltà si ripercuotono come un ‘domino’ tra gli enti superiori a quelli minori, lo Stato taglia, le Regioni tagliano i fondi ai Comuni, e così via. Chi amministra deve adeguarsi, ed è costretto, attraverso le tasse e la riduzione della spesa, a reperire fondi per il ‘sopravvivere amministrativo’. Quindi, i problemi si moltiplicano e sono di difficile risoluzione, per cui va abbandonata la politica di parte e dei ‘sempre contro’, per abbracciare quella della ‘responsabilità sostanziale’, fatta di atteggiamenti seri e responsabili, o per lo meno più ponderati”. Secondo Di Lauro, “diventa facile per l’opposizione, o per chi non è nemmeno più rappresentato politicamente in Consiglio Comunale, porre il ‘dito nella piaga’ delle cose che non funzionano e tralasciare con tanta disinvoltura quelle che stanno iniziando a funzionare. Penso che ha fatto bene il sindaco a ‘smuovere le coscienze’, anche se con modi originali, come può essere il manifesto ironico evocato anche da ‘Striscia la Notizia’. Certamente, ridicolo o meno, quel manifesto ha fatto scalpore e del gravoso problema se ne parla anche al di là di Trentola Ducenta, portandolo come esempio”.

“Faccio un’altra piccola riflessione. – continua il socialista – Le ‘guerre uccidono’ non solo i belligeranti ma specialmente la popolazione, e questo vale anche per le ‘guerre dialettiche’ che appartengono alla politica in genere, detta anche ‘politichese’, e poi non sempre vince chi ha più ‘vocabolario’. Un solo dato è certo, che perde il cittadino, in questo ‘belligerare di chiacchiere’. E’ un’epoca che richiede il dovere civico di ‘collaborare’ per tutto quello che non funziona. Questo non significa perdere la propria identità, ma dimostra intelligenza e servizio verso la propria comunità, perché si ha la possibilità di porre in essere ciò che si pensa. Tra l’altro, a Trentola si evincono per il passato chiare responsabilità di cattiva amministrazione anche dei propri partiti, per cui non si deve essere ipocriti, anche se le colpe sono ben divise da chi rappresenta un ‘passato prossimo’ da quello ‘remoto’. Ma affermare il ‘non c’ero’ quando si è rinfacciata la cattiva gestione del proprio partito nell’amministrazione ‘che fu’ e dire poi di essere responsabile di esso quando ci fa piacere, diventa ridicolo e paradossale. Gli errori del passato si ripercuotono sul ‘presente’, quindi non stiamo qui semplicemente a ripetere di chi sono le responsabilità, carichiamoci il fardello attuale, al di là dei nostri ruoli, se vogliamo veramente dare una mano fattiva alla città. Che significato può avere approfondire o meno un orario sbagliato o ripercorrere a ritroso un tragitto amministrativo se non c’è la volontà di condividere il pesante lavoro da fare?”.

“Il mio partito, il Pse, – aggiunge Di Lauro – con il segretario De Chiara e tutto il direttivo, ritiene ancora valida la convocazione per la formazione delle Consulte, qualora il sindaco la riorganizzasse. A tal proposito, vorrei suggerire al sindaco di estendere l’invito a tutte le associazioni che operano sul nostro territorio, in modo che possano dare un contributo fattivo di idee e progetti all’interno delle stesse e voglio essere chiaro. Le Consulte per noi non sono il ‘contentino’ del sindaco verso i partiti non rappresentati in Consiglio comunale, come qualcuno ha detto o potrebbe pensare, anche perché, non avendolo votato, nemmeno ce lo meriteremmo. Come sezione social-democratica pensiamo che questa sia l’occasione per portare avanti le ‘nostre idee’, condividendole con tutti i cittadini e gli amministratori, lo impongono i tanti problemi e le tante difficoltà sopraggiunte”.

“Delle questioni – conclude Di Lauro – come la ‘Capodarco’, del cimitero ancora da finire, delle strade dissestate, della mancanza di vigilanza, dell’immondizia che vogliono ancora una volta portare da fuori provincia nelle nostre terre (vedi la proposta fatta da De Magistris, e su questo penso che meno male che abbiamo “Michele” come sindaco) del regolamento della Tarsu e delle varie tasse, ne vogliamo parlare, ma vogliamo pure cercare il modo di non ledere gli interessi dei cittadini, specialmente quelli onesti, e penso che se ci mettiamo, tutti insieme, con tanto senso di responsabilità politico e civico, questo si possa fare. Basta con i proclami, vogliamo agire. Giovedì 12 gennaio c’è il Consiglio comunale, intervenite tutti”.

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