Concordia, sospese le ricerche. La Costa in audizione al Senato

di Mena Grimaldi

 il relitto della ConcordiaISOLA DEL GIGLIO. La notizia era nell’aria già da qualche giorno, ma la conferma che ha spezzato ulteriormente il cuore dei familiari dei dispersi è arrivata nella mattinata di martedì: sospese definitivamente le ricerche dei dispersi della Costa Concordia.

A dichiararlo il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli: “Sono venute meno le condizioni di sicurezza dei soccorritori”. Per quanto riguarda la messa in sicurezza è in arrivo all’Isola del Giglio il nuovo pontone che sarà utilizzato per il trasporto dei rifiuti della Costa Concordia, mentre è al via il piano per la parte riguardante il materiale galleggiante e ingombrante della nave, in particolare arredi e suppellettili. I materiali saranno trasferiti a Talamone. Prosegue intanto a bordo della Concordia la messa in sicurezza delle parti non sommerse e si sta valutando se ci sono le condizioni per proseguire con le operazioni subacquee.

Sul fronte dell’inchiesta sulla responsabilità, il presidente di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, in audizione al Senato, ha dichiarato: “Tra l’allarme generale e l’ordine di evacuazione è intercorso un lasso di tempo forse troppo lungo”. Foschi, dunque, ammette l’errore fatto la notte del naufragio dal comandante Francesco Schettino e dagli ufficiali a bordo della nave, sottolineando però che l’azienda “non poteva fare nulla, perché il codice internazionale vieta all’armatore di intervenire sul comandante.Inoltre, dalla nave non abbiamo avuto informazioni corrette”.

Naufragio Concordia, playlist video

Sulle responsabilità della Costa, l’amministratore delegato ha poi detto: “La Concordia non aveva alcuna avaria o anomalia ai sistemi di sicurezza primari e secondari. Sono state dette alcune illazioni, – ha affermato Foschi – in particolare sul funzionamento delle porte stagne e sul generatore di emergenza della nave, che non si è avviato autonomamente. Soltanto da una porta stagna c’è stato del trafilamento di acqua. Un problema che, stando ai rilievi fotografici, perché non abbiamo avuto accesso alla nave, potrebbe esser dovuto allo scoglio che, conficcandosi nella carena della nave dopo l’urto, ha modificato la paratia stagna su cui è montata la porta. Anche per quanto riguarda il generatore d’emergenza, il sistema ha funzionato”.Durante l’audizione a Palazzo Madama, Foschi ha anche dichiarato che la Concordia non potrà essere rimessa in esercizio e che l’assicurazione è pronta a dichiarare la perdita totale della nave.

Intanto, gli abitanti dell’Isola del Giglio, che si sono riuniti in un comitato ribattezzato “Sos Concordia”, si costituiranno parte civile durante il processo. Lo fa sapere il primo cittadino, Sergio Ortelli. Il comune valuterà anche se chiedere danni morali alla società armatrice.

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