Caserta, Ordine Avvocati: Diana stravince, finisce l’era Sticco

di Redazione

Elio SticcoCASERTA. Non era una brezza di novità , quello che comunque già si era percepito al primo turno delle elezioni per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocatidi Santa Maria Capua Vetere, ma si trattava di un vero e proprio “tornado” che ha inaspettatamente travolto il presidente uscente Elio Sticco.

Il risultato del ballottaggio ha chiaramente espresso la volontà dei 2490 votanti di voltare radicalmente pagina dopo il regno che sembrava senza soluzione di continuità dell’ottuagenario avvocato sammaritano. Lo spoglio, svoltosi presso il Tribunale penale sammaritano, è durato quasi 16 ore, ma gli “Avvocati per il Cambiamento”, già dopo lo valutazione dei due terzi delle schede, potevano guardare con fiducia a proiezioni ampiamente favorevoli. Il risultato, così eclatante, ha preso sempre più corpo, fino ad arrivare al 12 a 3 finale.

Dall’elenco dei 15 candidati più votati che daranno vita al nuovo Coa, ben 12 provengono dalla Lista per il Cambiamento (Diana, Buco, Del Vecchio, Grillo, Boccagna, Amodio, Basile, Manna. Agata, Lombardo, Mirra, Zoff ), mentre da questo fuoco di fila si sono salvati soltanto lo stesso Sticco, Raucci e Quarto, che andranno a prendere posto tra i banchi dell’opposizione. Non solo, Diana si è tolto anche “lo sfizio” di essere il più votato, sempre avanti al “rivale”, che si era fatto preferire al primo turno. Se, dopo la mancata vittoria al primo turno, l’Unione era conscia di non aver vita facile al ballottaggio, una sconfitta così netta era fuori da ogni più nefasta prospettiva.

Fuori l’aula dello spoglio, già si rinfacciavano responsabilità, dal ruolo di alcuni franco-tiratori, all’incapacità da parte di Sticco di proporsi con nuove candidature, o comunque, incapace di recepire le istanze di cambiamento provenienti da parte dell’avvocatura locale.

Alessandoro Diana, che pure non è un viso nuovo della politica forense, è stato invece al centro di un movimento che come primo obiettivo voleva rompere il sistema di potere cristallizzatosi a Santa Maria nel corso del tempo. Per far ciò sono stati utilizzati nuovi volti presenti nella lista degli Apc, ed una forma di comunicazione più trasparente e accessibile anche ai non addetti ai lavori. La larga maggioranza, attraverso la quale Diana ottiene la presidenza, gli permetterà di porre in atto una serie di politiche che dovrebbero riformare l’ordine da un punto di vista deontologico e organizzativo, ma allo stesso tempo dovranno limitare le divisioni interne, specie su base territoriale. A distanza di un anno, anche l’avvocatura sammaritana ha avuto la sua primavera araba, ma il Coa dovrà subito attivarsi affinché i buoni propositi non rimangano vane promesse.

Intanto, per chi si chiedesse quali siano state le reazioni del grande sconfitto, l’avvocato Sticco già alle 18, prima dello spoglio di un terzo delle schede, aveva sentenziato: “Beh, con il freddo di questi giorni, hanno pensato di farci un bel cappotto (politico)”. Protagonista, sempre e comunque.

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