Intitolazione aula consiliare al sindaco Giuseppe De Lieto

di Redazione

Giuseppe de LietoAVERSA. Sabato 14 gennaio, a partire dalle ore 10, è in programma la cerimonia di intitolazione dell’aula consiliare a Giuseppe De Lieto, vicepretore e sindaco di Aversa dal 1907 al 1910.

“Il Consiglio comunale di Aversa – spiega il sindaco Domenico Ciaramella – all’unanimità ha deliberato in questo modo di ricordare il duca De Lieto, barbaramente assassinato da un malavitoso che pretendeva di vivere alle spalle del Comune al quale in privato De Lieto faceva anche del bene. L’allora Consiglio comunale, nel commiato, lo dichiarò ‘vittima del dovere’ e ricordò il suo impavido impegno durante il colera tra le famiglie aversane incurante del contagio. De Lieto, tra l’altro, come riportarono i giornali di mezza Europa, perdonò sul letto di morte il suo assassino. Ringrazio il consigliere comunale Paolo Santulli – ha concludo Ciaramella – che con la sua mozione ci ha permesso di ‘riscoprire’ un personaggio aversano importante”.

Proprio Santulli, nel corso della presentazione della mozione, nel giugno 2010, ricordò il tragico evento che vide vittima De Lieto: “L’avvocato – duca De Lieto era vicepretore regio della Città di Aversa prima di essere eletto sindaco. Il 17 novembre 1910, mentre si recava in Municipio, attraversando via Umberto I, meglio nota come il Seggio, (al tempo il Municipio era sito in Piazza del Plebiscito meglio nota come Piazza S. Domenico),intorno alle ore 9, veniva accoltellato da un noto pregiudicato, che da tempo estorceva qualche sussidio al Comune e che per bontà veniva anche aiutato privatamente dal primo cittadino. Le richieste erano diventate sempre più pressanti e l’autore dell’efferato gesto pretendeva una sistemazione definitiva dal Municipio rivolgendosi al Sindaco. Avendo ricevuto da de Lieto dinieghi precisi alle sue assurde pretese, ripeteva agli impiegati comunali, così come poi riportato dalla stampa dell’epoca: ‘Loro nun me danno da mangià? Embè? Io levo la vita a uno di loro’. Le stesse minacce le rivolgeva direttamente a de Lieto che, ligio al dovere di cittadino responsabile, prima che di Sindaco, non si lasciava corrompere. L’agonia di de Lieto durò tre giorni e la sua vita si spezzò a 41 anni. La sua morte destò scalpore in tutta Europa e fu evidenziata dalla stampa di molti Paesi oltre che in Italia, dove, in Parlamento, fu presentata anche un’interrogazione per la mancata tutela da parte delle forze dell’ordine al sindaco di Aversa. In un Paese che dovrebbe dimostrare, più che teorizzare, che la legge è uguale per tutti – concludeva Santulli – credo sia giusto offrire e pubblicizzare la storia del duca Giuseppe de Lieto, sindaco di Aversa, recuperando così una radice buona della nostra terra, una radice che si era persa come purtroppo, talvolta, accade per le migliori tradizioni;ciò nella speranza di offrire un esempio di civica responsabilità, in modo particolare ai giovani e a quanti si cimenteranno o continueranno a cimentarsi in politica”.

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