Festa di Sant’Antonio Abate con falò, canti e balli

di Redazione

 TEVEROLA. Anche quest’anno, dopo le festività natalizie, la città di Teverola si ritrova per celebrare la tradizionale festa in onore di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali.

Era usanza del passato il famoso “perduono” dove gli uomini portavano in dono alle loro donne dei dolci e torroni affinché perdonassero le loro “scappatelle”. Dai paesi limitrofi arrivano, portati da carri allegorici, cavalli, buoi e pecore ed animali di ogni specie. Poi vi sono canti, balli e falò accesi per tutte le strade.

Al termine dei falò ognuno porta via a casa un carbone acceso in segno di augurio, tutti i cittadini e non sono presenti e prendono parte alla festa del fuoco per vivere insieme momenti di allegria. Un tempo i contadini invocavano in questo giorno, ma anche quotidianamente mentre si trovavano a lavoro quando sostavano per il saluto dinanzi alla cappella di Sant’Antonio un tempo sulla strada che porta fuori dal comune.

Infatti, domenica 15 gennaio, dalle ore 16, sul sagrato della chiesa vi è la benedizione degli animali,con il bacio della reliquia. Martedì 17, alle ore 18.30, la comunità si riunisce per celebrazione della santa messa solenne. Alle 19.30, in piazza Cavour, sarà acceso il famoso falò in onore di Sant’Antonio Abate accompagnato da canti popolari, prodotti tipici del nostro territorio.

Alla realizzazione di questa manifestazione hanno lavorato il parroco don Evaristo Rutino, i giovani e adulti dell’Azione Cattolica parrocchiale che, consapevoli di questa eredità, intendono proseguire nel recupero e nella tutela delle memorie storiche per contribuire alla promozione umana e culturale della comunità.

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