Tesserato nel Pdl “ma anche” nel Pd: bufera tra i democratici casertani

di Antonio Taglialatela

Antonio BorzacchielloCASERTA. E’ coordinatore del circolo della Giovane Italia, quindi un esponente del Pdl, ma si ritrova iscritto anche nelle liste dei “colleghi” dello schieramento opposto: i Giovani Democratici.

Succede a Cesa, piccolo centro del casertano confinante con Aversa, dove il nominativo di Antonio Borzacchiello (nella foto) è comparso tra gli aventi diritto al voto nell’assemblea sezionale convocata in vista del congresso provinciale del Pd.

Lui smentisce categoricamente (“Non ho mai aderito ai Giovani Democratici di Cesa né di qualsiasi altra loro sezione territoriale. Mi riservo di valutare l’eventualità di chiarire gli aspetti di questa assurda e strana vicenda anche in sede legale”, recita una nota diramata alla stampa dal giovane politico), ma sta di fatto che il suo nome è in quell’elenco e nel già fragile e litigioso coordinamento casertano del Pd l’imbarazzo ha preso il sopravvento.

I vertici provinciali e regionali dei Giovani Democratici hanno deciso commissariare il circolo cittadino di Cesa. Circolo che, in realtà, non esiste, o, almeno, esiste solo sulla carta. Ufficialmente, nella cittadinaè attivoun circolo cittadino del Partito Democratico, nel cui direttivo è stato nominato un referente del movimento giovanile.Un provvedimento, dunque, chelascia il tempo che trova.

Michele Grimaldi, segretario regionale dei Gd, e Marco Villano, segretario provinciale, parlano di “errore tecnico”, e si dichiarano “convinti della buona fede del gruppo dirigente locale”. Tuttavia, chiederanno alla commissione di garanzia provinciale del Pd che nessun iscritto ai Giovani Democratici di Cesa partecipi alle votazioni per la scelta del segretario provinciale Pd nel prossimo congresso.

Sulla vicenda interviene anche il commissario provinciale del Pd Ciro Cacciola: “Prendiamo atto della incresciosa vicenda che ha coinvolto i Giovani Democratici della provincia di Caserta sul tesseramento di Cesa. Inoltre, prendiamo atto dell’assunzione di responsabilità dei vertici dei Gd, ma in tutti i casi, a salvaguardia della trasparenza e delle regolari procedure di voto, era già prevista una verifica delle anagrafi dei partecipanti al congresso che partirà dalla riunione di domani della Commissione. E come da prassi, su tutte le eventuali irregolarità che si dovessero accertare saranno attuati i dovuti provvedimenti del caso”.

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