Inchiesta Mediaset, Berruti condannato per riciclaggio

di Redazione

Massimo Maria Berruti MILANO.La Corte di appello di Milano ha condannato il deputato del Pdl Massimo Maria Berruti a 2 anni e 10 mesi di reclusione per l’accusa di riciclaggio.

Si è concluso così il processo di appello bis dopo che la Cassazione aveva annullato la sentenza di secondo grado, con cui aveva in parte assolto nel merito e in parte dichiarato prescritte le accuse contro l’ex consulente della Fininvest.

Il deputato, ex consulente Fininvest ed ex militare della Guardia di Finanza, è stato riconosciuto colpevole di un’operazione di riciclaggio avvenuta il 21 novembre del 1995. Il processo a Berruti è uno stralcio del procedimento principale per presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi Mediaset, nel quale è imputato per frode fiscale Silvio Berlusconi e che riprenderà lunedì prossimo.

I giudici della prima Corte d’appello di Milano non hanno applicato alcuna pena accessoria per il parlamentare. Dunque non è stata comminata all’imputato l’interdizione dai pubblici uffici che, in caso di condanna definitiva, avrebbe potuto farlo decadere dalla carica di parlamentare. Inoltre, la pena di due anni e dieci mesi per il deputato è indultata, ossia interamente condonata.

L’11 gennaio scorso la Cassazione aveva annullato con rinvio una precedente sentenza della Corte d’appello del 14 ottobre che aveva in parte assolto e in parte dichiarato prescritto il reato per Berruti. Secondo la Suprema Corte, infatti, la prescrizione per l’ultimo episodio di riciclaggio del 21 novembre del ’95 maturerà solo il 27 febbraio prossimo, ossia domenica. Proprio per questo episodio, oggi i giudici hanno condannato il parlamentare a due anni e dieci mesi.

Il sostituto pg Laura Bertolè Viale aveva chiesto una condanna a tre anni. La condanna di Berruti è arrivata dunque prima della scadenza del termine di prescrizione. Adesso però il suo legale potrà fare ricorso in Cassazione. Qualora il ricorso venga dichiarato inammissibile dalla Suprema Corte, varrà la condanna arrivata prima del termine di prescrizione. Se il ricorso invece verrà preso in esame, il reato sarà prescritto.

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