Donne in piazza, Berlusconi: “Manifestazione faziosa, una vergogna”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA. Il giorno dopo la manifestazione che ha visto un milione di donne scendere in piazza per chiedere “rispetto e dignità” ma soprattutto le sue dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi accusa: “Una mobilitazione faziosa, vergogna”.

E sottolinea: “Le dimissioni sono una proposta irricevibile, non ho tradito il mandato elettorale nè ho tradito le riforme”. Dichiarazioni rilasciate nel corso de “La telefonata” di Maurizio Belpietro su Canale5. “Le donne – commenta il premier – sanno quanta considerazione ho per loro. Nei loro confronti mi sono sempre comportato con grande attenzione e con grande rispetto, nelle mie aziende e nel governo. Sono davvero convinto cha abbiano una marcia in più. Le donne sono sempre state più brave a scuola sono più intelligenti e più preparate,più responsabili e arrivano alla soluzione dei problemi senza tanti ghirigori. Ho sempre cercato e cerco sempre di fare in modo che ogni donna si senta speciale”. Poi attacca: “La procura di Milano e i media hanno calpestato la dignità delle mie ospiti esponendole al pubblico ludibrio senza alcuna ragione e alcun riguardo calpestandone la dignità. È davvero una grande vergogna”. Sempre sulla manifestazione di domenica: «Mi è sembrato un pretesto per sostenere il teorema giudiziario. Ho visto la consueta mobilitazione faziosa da parte della sinistra che non riesce a vincere”.

“NAPOLITANO NON VUOLE SCIOGLIERE CAMERE”. Il premier interviene anche sulle tematiche affrontante durante l’ultimo colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Lo scioglimento delle Camere non è nei pensieri, assolutamente, del presidente Napolitano. Tra l’altro nell’ultimo colloquio che ho avuto con lui al Quirinale mi ha garantito che finchè c’è un governo che governa e una maggioranza politica che lo sostiene e che lavora non esistono motivi per sciogliere il Parlamento. La Costituzione, comunque, prevede che senza una formale crisi di governo, per interrompere anticipatamente una legislatura occorre che il presidente della Repubblica, consulti sia i presidenti delle Camere, sia il presidente del Consiglio, cioè Silvio Berlusconi”, ha sottolineato il Cavaliere, ricordandoche nel precedente del 1994 il capo dello Stato ebbe “l’assenso del premier di allora, che era Ciampi, il quale acconsentì dicendo che la funzione del suo Governo si era esaurita. Questo non è il nostro caso perchè il Governo è nella pienezza delle sue funzioni”.

“FINI? NON RIUSCIRA’ A BLOCCARE LA RIFORMA GIUSTIZIA”.Berlusconi parla anche del suo ex alleato Gianfranco Fini, che domenica ha tenuto a battesimo la costituente di Futuro e Libertà: “Fini – dice il premier – avrebbe promesso all’associazione dei magistrati che fino a quando lui fosse stato nella maggioranza avrebbe sbarrato la strada ad ogni riforma della Giustizia. Ora però noi abbiamo ripreso il cammino e la riforma arriverà, lo chiede la gente. Andremo avanti anche con la riforma delle intercettazioni”.

IL GIORNALE “METTE A NUDO” VENDOLA. Il quotidiano “Il Giornale” pubblica lunedì in prima pagina una foto di Nichi Vendola nudo, su una spiaggia nudista. L’immagine, in bianco e nero, molto sfocata, risale al 1979, e vede l’attuale presidente della Regione Puglia e leader di Sel in compagnia di altri due ragazzi, anche loro nudi. Nel titolarla il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti fa riferimento alla manifestazione delle donne sul caso Ruby e alle presunte foto sulla vicenda: “Ecco il leader nudo (e in luogo pubblico)”, il titolo dopo la specifica “Nonè Berlusconi”, seguito dall’affermazione “La sinistra in piazza, ma l’unica foto scandaloè quella del suo Nichi Vendola”. Nella discalia, con il titoletto “Contro il moralismo Dc”, si legge: “Un’immagine di un giovane Nichi Vendola nel campo nudisti di Capo Rizzuto. E’ il 1979 e l’attuale governatore pugliese opponeva il naturismo ai bacchettoni”.

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