La “Mazzini” celebra la Shoah

di Redazione

 SAN NICOLA LS. Alle ore 12 di giovedì mattina al suono ripetuto della campanella, l’intero istituto scolastico della media “Mazzini”, di cui è dirigente la professoressa Rosanna Bernardo, …

… si fermerà per un minuto in segno di rispetto e ricordo delle milioni di vittime dello sterminio nazista nel corso del secondo conflitto mondiale. Studenti, docenti, personale ATA intende così rendere omaggio ai tanti che non sono più tornati. Ma le celebrazioni della “Shoah”, del “Giorno della Memoria” non si concluderanno così. Per l’intera giornata i ragazzi e le ragazze della media di Viale Italia ricorderanno le vittime dell’olocausto con riflessioni, commemorazioni, filmati e letture.

Un programma variegato che ruota attorno ad un unico grande obiettivo: non dimenticare gli orrori del nazismo, le deportazioni nei campi di concentramento e lo sterminio di massa compiuto nei lager con sistematica ferocia. E lo faranno ricordando anche quanto ha detto uno dei sopravvissuti, il premio Nobel Eli Wiesel: “Per i morti ormai è troppo tardi, ma non lo è per vivi. La memoria è per loro e ricordare è l’unica cosa che ci può aiutare a vivere con dignità, onore e magari anche gioia. La memoria è speranza e solo attraverso di essa si può cercar di lavorare perchè i più giovani non cadano preda dell’odio. In questo periodo difficile, turbolento, loro hanno bisogno della nostra memoria. Il vero pericolo è il fanatismo. Allora molti uccidevano, moltissimi morivano e la maggioranza della gente non faceva nulla. Era un periodo di attesa e angoscia. Oggi sono cambiate molte cose e crescono sempre le persone disposte a combattere contro la violenza e l’odio. Ma esiste una minoranza di fanatici molto attiva, come, per esempio, i terroristi suicidi, assassini che vogliono solo fare sempre più morti. Sono loro il pericolo”.

Il 28 settembre 1989, la Cei (Conferenza Episcopale Italiana) stabilì che ogni anno, il 27 gennaio si celebrasse nelle chiese una “giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo religioso ebraico-cristiano”. Dal 2000, anche il Governo Italiano, con apposita legge, ha dichiarato il 27 gennaio “Giorno della Memoria”, per non dimenticare la Shoah (Olocausto), lo sterminio programmato degli ebrei. Sei milioni di esseri umani sono letteralmente evaporati, uccisi scientificamente dai nazisti. Sei milioni di persone, uomini, donne, bambini, che avevano un unico neo: essere ebrei come nostro Signore Gesù. In questo giorno, gli alunni della Mazzini saranno coinvolti in un percorso in cui mettere a confronto il passato ed il presente, proponendo momenti di narrazione dei fatti anche attraverso rappresentazioni filmiche e di riflessione, mirando all’approfondimento di quegli eventi tragici. L’indicibile tragedia della Shoà non dovrà mai essere dimenticata. Tutti abbiamo il dovere della memoria e dobbiamo tramandarlo alle future generazione perché non dobbiamo dimenticare le atrocità commesse dall’uomo e che rappresentano una macchia indelebile della Storia del nostro secolo.

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