Il Duomo di Aversa, presentazione del libro di Anna Grimaldi

di Redazione

 AVERSA. “La decorazione del Duomo di Aversa in età moderna. Storia di una committenza tra aristocrazia e clero”.

E’ il titolo del volume scritto da Anna Grimaldi che sarà presentato sabato 29 gennaio, alle ore 17.30, nell’auditorium dell’ex Macello di via Tristano. La manifestazione è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Aversa, retto dal vicesindaco Nicola De Chiara, e vedrà la presenza della professoressa Rosanna Cioffi, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sun, e dei docenti associati Maria Gabriella Pezone e Giulio Sodano.

Partendo dalla storia della fondazione medievale del Duomo di Aversa, l’autrice del libro ricostruisce la storia delle trasformazioni decorative dell’edificio religioso dal XVII al XIX secolo. Il puntuale e rigoroso lavoro scientifico sui tesori della Cattedrale di Aversa, firmato da Anna Grimaldi, è stato pubblicato dopo essersi affermato alla prima edizione del “Premio di Cultura Tiberio Cecere”. Il volume, pubblicato con la casa editrice “Luciano editore”, è inserito nella collana scientifica “Monumenta Documenta” (Mo.Do.), diretta dalla preside Cioffi. ll libro, suddiviso in cinque capitoli e corredato da 153 immagini a colori, da indici di nomi e luoghi, intende fornire un esauriente quadro storico e critico di importati opere d’arte che la Cattedrale di Aversa conserva.

La pubblicazione di questo volume rappresenta anche un intervento di “riappropriazione” di un più vasto patrimonio storico, artistico e culturale della città. Nel volume Anna Grimaldi affronta lo studio e l’analisi stilistica dei cicli pittorici sei-settecenteschi presenti nelle cappelle laterali della Cattedrale, fino a considerare gli interventi ottocenteschi, in particolare gli affreschi della volta del presbiterio, eseguiti dal pittore napoletano Camillo Guerra nel 1858. Lo studio di tali opere viene condotto alla luce dei rapporti intercorsi tra la committenza ecclesiastica (cardinali, vescovi) e gli artisti e maestranze, impegnati nel corso dei secoli nel cantiere della Cattedrale. Il volume, così concepito, si presenta come un lavoro inedito nel panorama degli studi sull’antico edificio religioso, in quanto scarsi risultano i contributi scientifici sui rifacimenti della Cattedrale in epoca moderna (secc. XVII-XIX); l’interesse degli studiosi è stato, infatti, da sempre circoscritto alla fondazione e alle successive stratificazioni architettoniche avvenute in epoca medievale.

I capitoli centrali del libro sono dedicati all’analisi stilistica dei cicli pittorici secenteschi delle cappelle laterali, commissionati dal vescovo Carlo I Carafa (1616-1644), esponente dell’illustre famiglia dei Carafa della Spina di Napoli. L’episodio della successiva ristrutturazione settecentesca della cattedrale (1702-1714 ca.) – episodio che ne ha sostanzialmente modificato l’assetto originario – è presentato nel terzo capitolo di questo libro come un momento tutto “romano” per la scelta dei partiti architettonici e decorativi di impronta classicista, largamente diffusi nella Roma di inizio secolo. Anche per il Settecento si procede alla presentazioni di affreschi di gusto roicalle, opera di artisti-decoratori attivi negli anni ‘40 del secolo nelle residenze reali borboniche. Particolarmente interessante è lo studio condotto su una serie di dipinti settecenteschi collocati nelle cappelle laterali del Duomo. L’analisi stilistica di queste tele, né firmate e né datate, e le ipotesi di attribuzione delle stesse hanno permesso di aggiornare il corpus delle opere di artisti napoletani, Paolo De Majo e Paolo De Matteis, quest’ultimo tra massimi esponenti della pittura napoletana del XVIII secolo.

Il libro si chiude con la fase di ristrutturazione ottocentesca della zona presbiteriale del Duomo. Su commissione del vescovo Domenico Zelo, il pittore e accademico napoletano, Camillo Guerra, tra il 1857 e il 1858, affresca la volta del presbiterio con un ciclo pittorico dedicato all’apostolo Paolo.

L’AUTORE: Anna Grimaldi, già dottore di ricerca in Metodologie conoscitive per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali, è professore a contratto di Storia dell’arte moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli. Ha pubblicato saggi su riviste nazionali e internazionali e articoli incentrati sullo studio delle arti figurative tra Sei e Settecento. Attualmente lavora a un saggio sul vedutismo nel Mezzogiorno d’Italia nella seconda metà del Settecento.

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