Mutuo, una famiglia italiana su venti non riesce a pagarlo

di Redazione

 ROMA. Una famiglia italiana su 20 non rimborsa le rate dei mutuisecondo la scadenza. Lo denuncia uno studio di Bankitalia.

E’ questo “il valore più alto, insieme a quello della Spagna, tra i sette Paesi europei analizzati”. In Finlandia, Francia, Irlanda e Gran Bretagna la media è tra il 2 e il 3% e raggiunge il minimo in Olanda con l’1,1%. La percentuale dei proprietari di casa insolventi diminuisce tra quelli ad alto reddito, mentre aumenta tra i più poveri e, in Irlanda, Italia e Spagna, sale in questo caso al 10%. Le insolvenze sono inoltre più frequenti tra i disoccupati, tra i single e gli impiegati con contratto a termine. In Italia, inoltre, le famiglie che decidono di contrarre un mutuo per l’acquisto della casa sono il 13,1% del totale.

Secondo la ricerca della Banca d’Italia, tra il 2000 e il 2007 gli istituti di credito italiano si sono fatti più prudenti nella concessione dei mutui, proteggendosi dal rischio insolvenza, non solo selezionando le domande, ma anche attraverso rincari. Il lavoro quantifica anche il premio per il rischio richiesto dalle aziende di credito nel concedere mutui. “Per quelli concessi dal 2000 al 2007 a un incremento della probabilità di insolvenza del mutuatario pari a 1 punto percentuale è associato un aumento del tasso di interesse di 21 punti base”, si spiega.

I dati emergono da uno studio su “L’incremento dell’uso di politiche di prezzo basate sul rischio per i mutui in Italia” condotto da Silvia Magri e Raffaella Pico di Bankitalia, utilizzando i dati dell’indagine Eu-Silc (Community Statistics on Income and Living Conditions) raccolti da Eurostat nel 2007, l’anno di avvio della crisi finanziaria che non è ancora terminata.

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