Battaglia di San Piero Infine, il 18 dicembre la commemorazione

di Redazione

 SAN PIETRO INFINE. Nel freddo e pungente dicembre 1943 sulla Linea d’Inverno, i tedeschi occupavano le masse montuose del sistema Maggiore-Camino, gli sbocchi verso la breccia di Mignano, il monte Sammucro …

…e, oltre questa linea, “una massa disordinata di montagne” ampia circa 16 chilometri tra le valli del Rapido e del Volturno, che si stendevano verso nord dal monte Sammucro oltre Venafro, verso la catena principale degli Appennini. Esisteva un solo settore nel quale gli Alleati potevano muoversi in forze: quello oltre la stretta di Mignano, la valle del Liri, che portava direttamente alla capitale. Ma per raggiungerla essi dovevano prima cacciare i tedeschi dal massiccio del Camino che comprendeva i monti Lungo, La Difesa, La Remetanea, il monte Maggiore ed un piccolo paese chiamato San Pietro Infine.

Nel periodo 8 – 16 dicembre 1943, San Pietro Infine fu sottoposto ad un incessante bombardamento d’artiglieria, al punto da esserne pressoché distrutto totalmente. Gli americani della 36ª divisione “Texas” riuscirono ad entrarvi solo il 17, grazie anche al fatto che i tedeschi, visto il successo italiano sul Monte Lungo, si ritirarono per non correre il rischio di essere accerchiati.

La battaglia di San Pietro Infine costò molto cara: circa 130 dei suoi abitanti persero la vita durante i combattimenti, mentre il calcolo delle perdite subite dalla 36ª divisione americana “Texas” ammontò a circa 1.000 uomini tra morti, feriti e dispersi. Impossibile ancora oggi stabilire una stima precisa delle perdite tedesche. Di quella tremenda battaglia ci restano le immagini del famoso regista John Huston, allora Capitano nell’Esercito americano con il compito di filmare l’avanzata verso Roma ed il successivo ingresso trionfale delle truppe angloamericane nella Capitale d’Italia. San Pietro era una delle sue tappe, ed egli vi giunse poco prima della battaglia.

Al mattino del 17 dicembre, John Huston fece il suo ingresso in San Pietro distrutta, ciò che egli e la sua troupe avevano filmato metteva a nudo tutta la drammaticità della guerra così come viene combattuta dal fante e vissuta dalle popolazioni civili, coinvolte loro malgrado. La distruzione del piccolo paese fu totale, tanto da costringere la sua ricostruzione negli anni successivi poco più a valle. Tuttavia la vecchia San Pietro esiste ancora, immersa nella vegetazione e preservata grazie ad alcune iniziative locali. E’ possibile, ancora oggi, aggirarsi tra le sue vie deserte ed in rovina, dalle quali il dolore di quei giorni del 1943 sembra non essersene mai andato.

Per ricordare quella battaglia, domenica 12 dicembre il Generale di Brigata Claudio Attilio Borreca e l’omologo comandante della 36ª divisione americana “Texas” commemoreranno il 67° anniversario della battaglia.

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