Manovra, il governo chiede la fiducia alla Camera

di Redazione

Berlusconi-TremontiROMA. Il governo pone la fiducia alla Camera sulla manovra economica. Lo ha annunciato nell’Aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito.

L’Aula della Camera aveva respinto poco prima le pregiudiziali dell’opposizione sulla Manovra economica con 304 no e 259 sì.

Il voto si svolgerà nella giornata di mercoledì, alle 17 (le dichiarazioni di voto inizieranno in diretta tv alle 15.30), mentre il via libera definitivo di Montecitorio è in agenda per giovedì 29. Il presidente Gianfranco Fini farà scattare la tagliola se entro le 13 di giovedì non sarà ultimata la discussione sugli ordini del giorno.

La Camera non ha introdotto modifiche alla manovra, che dopo l’esame in prima lettura del Senato prevede un intervento correttivo sui conti pubblici di 25,068 miliardi su 2011 e 2012. Nel dettaglio la manovra correttiva si compone di 14,581 miliardi di tagli alla spesa e di 10,487 miliardi di maggiori entrate. Per il solo 2011 la manovra ammonta a 12,13 miliardi di cui 7,538 miliardi di tagli di spesa e 4,593 miliardi di entrate. In valore lordo, tenendo cioé conto anche delle misure espansive, la manovra reperisce e destina risorse pari a 17,327 miliardi nel 2011 e a 27,129 miliardi nel 2012.

La manovra prevede anche un taglio di mille euro netti mensili agli emonumenti dei senatori e ci sarà una riduzione di 500 euro della diaria di soggiorno e una di 500 euro per i cosiddetti “portaborse”.

Mercoledì, in occasione del voto, la Cgil promuove un presidio a Piazza Montecitorio dalle 10 alle 14. Continua così, informa una nota, la mobilitazione del sindacato di Corso d’Italia contro una manovra più volte giudicata “ingiusta, iniqua e depressiva” e per rappresentare e sostenere le proposte della Cgil. Secondo il sindacato, la manovra “pesa sulle spalle dei ‘soliti noti’, lavoratori pubblici e privati, e che nulla chiede a chi invece dovrebbe e potrebbe dare un contributo, operando una manomissione del sistema pensionistico” Ma è soprattutto una manovra sbagliata perchè “riduce la crescita e non rilancia l’occupazione e l’economia”. La Cgil chiede quindi al governo di rilanciare la crescita attraverso politiche per l’industria e per l’occupazione; interventi a sostegno dei redditi dei lavoratori e dei pensionati e misure per i giovani, tra i più colpiti dalla crisi; di rivedere i tagli alle Regioni e ai Comuni che porteranno alla diminuzione dei servizi e ad aumentare le tasse locali.

A scendere in piazza anche Confagricoltura che organizza un sit-in dei propri associati a Roma, in Piazza Montecitorio. “Sono mancate adeguate risposte su temi fondamentali: dalle quote latte alla previdenza, alle bietole, dalle agevolazioni per il gasolio ai certificati verdi – spiega Confagricoltura in una nota – la mobilitazione ed annuncia un autunno altrettanto caldo se non verrà affrontata, con la dovuta attenzione, la questione agricola”.

Intanto, dopo un passaggio alla Camera il premier Silvio Berlusconi ha avuto un lungo incontro nella sala del governo di Montecitorio con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, e del capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto. Si è poi spostato a Palazzo Grazioli dove sta ricevendo il sindaco di Milano Letizia Moratti.

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