Privatizzazione acqua, Moliterno (Pdl): “Campagna di disinformazione”

di Redazione

Biagio MoliternoPIEDIMONTE MATESE. “Senza alcuno spirito polemico, ci sembra però il caso di precisare che sulla questione della cosiddetta ‘Privatizzazione dell’acqua’ si stia attuando una vera è propria campagna di disinformazione, tesa ad infondere ed a cavalcare timore nei cittadini”.

Lo afferma il coordinatore cittadino del Pdl Biagio Moliterno. “Anche nel Consiglio Comunale dello scorso 20 maggio a Piedimonte Matese che, di fatto, si è dimostrato essere solamente un’altra passerella mediatica per padre Alex Zanotelli e lo ‘sfogo’ concesso dal sindaco Cappello a qualche suo scalpitante consigliere di maggioranza, si è addirittura prospettato l’inserimento nello Statuto Comunale di un articolo che sancisse che l’acqua è un bene comune. Ebbene, dal semplice esame della normativa in materia si evince chiaramente come la legge di conversione del ‘Decreto Ronchi’ ribadisce che tutte le acque appartengono al demanio e costituiscono una risorsa da tutelare e utilizzare seguendo i principi di solidarietà, la disciplina degli usi dell’acqua, infatti è finalizzata a razionalizzare tali usi ed ad evitare sprechi, al fine di salvaguardare il patrimonio idrico del Paese. La proprietà pubblica delle risorse idriche è poi sancita dall’art. 143 del Testo Unico dell’Ambiente, che stabilisce che gli acquedotti, le fognature gli impianti di depurazione e le altre strutture idriche pubbliche fanno parte del demanio ai sensi degli articoli 822 e seguenti del Codice Civile e, di conseguenza, inalienabili. Scopo della legge è quello di liberalizzare quello che di fatto è già un mercato aperto ai privati, mentre finora i comuni sceglievano autonomamente come gestire i servizi idrici, col decreto Ronchi si prospetta invece l’obbligo di battere dei bandi pubblici, in cui a vincere è il gestore che offre migliori servizi a prezzi inferiori degli altri. Si smetta, quindi, di fare disinformazione a scopi demagogici e di speculare sui timori dei cittadini, e si preoccupi l’amministrazione di fare si che all’atto dell’applicazione della legge la stessa sia pienamente rispettata sia nell’affidamento del servizio che nel suo espletamento”.

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