Viaggio tra i “Percorsi di luce” nella Reggia

di Redazione

 CASERTA. Domenica sera, come ogni weekend fino a maggio, si possono ammirare i “Percorsi di luce” negli appartamenti storici della Reggia.

Come sempre, per questi eventi, ha partecipato una nutrita folla di persone che ha dimostrato di apprezzare questa iniziativa culturale in Terra di Lavoro promossa dall’Ente provinciale per il turismo. Una provincia che vuole rilanciarsi e mostrare il lato positivo, genuino e forte della propria terra deve ripartire da quel patrimonio storico-culturale tanto invidiato e tanto apprezzato dai numerosi turisti che affollano ogni giorno il Palazzo Reale di Caserta.

“Percorsi di luce” sposa totalmente questo tipo di ottica cercando di mostrare uno spettacolo all’altezza del luogo in cui si svolge, impreziosito dalla voce accompagnatrice di un grande attore italiano quale Giancarlo Giannini.

Proprio la sua voce accompagna gli spettatori durante il percorso notturno negli appartamenti. Il titolo dell’iniziativa è “Tempo Reale”, sia nel senso di Real Time, l’ora e il contemporaneo, sia nel senso di Royal Time, l’antico, l’epoca di re e regine. Suggestivo è il fatto non solo di trovarsi in un orario in cui normalmente non si accede alla Reggia e conoscere quegli ambienti tramite una veste diversa da quella solita, ma anche la capacità degli organizzatori di calare gli spettatori in quell’epoca storica a cavallo tra 1700 e 1800. Si tratta, dunque, di un vero e proprio viaggio nel tempo e di una passeggiata nelle stanze dei re in orari in cui nessuno più da anni ci passeggia.

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Il percorso si articola in due fasi: nella prima, che parte dal vestibolo inferiore e dallo scalone, si tende a valorizzare il lavoro di Vanvitelli e la sua abilità nell’affidare questi spazi all’eternità. Si assiste inoltre in questa fase all’incontro con i quadri viventi, che prendono vita allorquando si posano su di essi gli occhi dei visitatori. Nella seconda fase diventa invece protagonista il Settecento, che entra nelle stanze della Reggia, e tramite dei figuranti e degli attori vengono mostrati alcuni episodi realistici del tempo. Si assiste cosi all’organizzazione della corte, alla disposizione delle varie stanze, ai commercianti e artigiani che vengono nella Reggia per chiedere udienza al Re. Vengono riproposte varie storie realistiche. A metà fra il teatrale e il cinematografico si passa nella stanza da letto di Sua Maestà, dove con un favoloso effetto onirico ci si impersona nella figura del Re e si passano in rassegna i suoi sogni, le sue paure, le sue ambizioni.

Infine, il saluto nella sala di Alessandro: ci viene presentato come un ritorno dal Royal Time al Real Time, momento in cui l’affresco del matrimonio di Alessandro al cospetto delle grandi divinità dell’Olimpo non rappresenterebbe altro che il grande testamento che i Borbone lasciano ai posteri.

Il consiglio vivo è quello di partecipare ad un evento culturale così importante, ambizioso e genuino: non sempre è possibile vedere la Reggia in quest’ottica e la speranza è proprio quella di veder maturare e sbocciare sul nostro territorio, tanto ricco di testamenti culturali, molte altre simili iniziative che possano avvicinare la gente al nostro patrimonio culturale e quindi alle radici della nostra stessa società.

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