Provinciali, a San Nicola “mal di pancia” nei due schieramenti

di Redazione

SortinoSAN NICOLA LA STRADA. I prossimi appuntamenti con le elezioni provinciali e regionali del 21 marzo stanno creando fermento e “mal di pancia” nei due schieramenti politici sannicolesi.

Per le provinciali si preannunziano meno candidati della volta precedente. Per il Pdl certa la candidatura del dottor Domenico Sortino, ma alcuni esponenti ex forzisti accusano l’attuale capogruppo in consiglio comunale Pasquale Delli Paoli di aver ceduto tutto agli ex di Alleanza Nazionale. Dopo la nomina a coordinatore cittadino del Pdl di Giovanni Santangelo, già segretario cittadino di An, ora anche la candidatura di Sortino alla provincia viene contestata in quanto lo stesso Sortino è di provenienza di An. A questo punto non si può escludere che il consigliere comunale Domenico Russo, delegato alla Protezione Civile, decida di entrare in gioco con qualche lista alternativa del centrodestra.

Anche nelle liste civiche della coalizione del sindaco Pascariello (Pdl) c’è qualche malumore. In “Intesa Democratica”, lista civica di ispirazione centrodestra facente capo al dottor Francesco Basile (questi ha annunziato di non voler correre per le provinciali) c’è la candidatura del dottor Vincenzo Santangelo con la lista “Alleanza Democratica” di Nicola Turco.

Sempre per quanto riguarda il centrodestra sannicolese, volgendo lo sguardo all’Udc, a patto che questa compagine politica a livello provinciale decida di entrare nella coalizione di centrodestra, le cose non vanno meglio. Infatti, per l’Udc è certa la candidatura della dottoressa Gabriella D’Ambrosio alla Regione, ma circolano alcuni nomi per Corso Trieste. Si parla di Nicola Nigro, ex consigliere comunale, e dell’architetto Nicola D’Andrea, attuale consigliere dell’opposizione.

A sinistra saranno sicuramente presenti i Comunisti Italiani e Rifondazione comunista, magari con un solo candidato, l’attuale consigliere comunale e segretario provinciale del Prc, Pasquale Panico che già alle precedenti elezioni provinciali sfiorò l’elezione con circa 700 preferenze.

Il Partito Democratico ha già scelto il suo candidato: è il capogruppo Giuseppe Celiento, medico in servizio presso l’ospedale civile di Maddaloni. Ma anche in casa Pd non c’è rosa senza spine e la spina si chiama Giuseppe Russo dal 2001 facente parte della lista civica del sindaco Pascariello. Nei mesi scorsi ha più riprese presentato richiesta di adesione al Pd ma senza lasciare la lista civica e senza alcuna dichiarazione di appartenenza. Il gruppo dirigente del Pd di via Bronzetti ha fatto le barricate affinché il Pd provinciale non convalidasse l’iscrizione. Si parla in città che se la dirigenza provinciale dovesse cedere e candidare Russo potrebbero esserci irrevocabili dimissioni di massa da parte della sezione sannicolese del partito. Conviene ai vertici provinciali correre questo rischio in un momento in cui a livello nazionale ci sono già state dieci dimissioni ed a livello casertano le cose non vanno certamente meglio (vedi le lotte intestine per mettere insieme il coordinamento provinciale e quello cittadino ed il rinvio, sine die, della nomina del segretario provinciale). Insomma se Sparta piange, Atene non ride.

Una cosa è certa: se ci saranno troppo candidati nel centrodestra e nel centrosinistra è molto difficile che qualcuno di San Nicola possa farcela ad essere eletto, lasciando ancora una volta via libera a Recale.

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