Cardiochirurgia, ‘Moscati’ e ‘Melorio’ lavorano in coppia

di Antonio Arduino

 AVERSA. Prevenire le aritmie, spesso fatali, adesso si può. Grazie alla tecnica utilizzata presso l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia e Utic dell’ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere, …

… diretta da Luciano Fattore, i danni prodotti da questo tipo di malattia cardiovascolare, considerata dall’Oms, come tutte le altre patologie cardiovascolari, tra le prime cause di morbilità e mortalità nel mondo cosiddetto industrializzato possono essere prevenuti e sconfitti.

Basta applicare un defibrillatore biventricolare nel paziente affetto da questa patologia e il “gioco” è fatto, come ha dimostrato, solo pochissimi giorni fa, l’equipe medica di Fattore impiantando, in collaborazione con gli specialisti della Rianimazione del San Giuseppe Moscati di Aversa diretta da Francesco Diurno, un defibrillatore biventricolare device di ultima generazione su un paziente di 70 anni, affetto da cardiopatia dilatativa ischemica.

«Si tratta – spiega lo specialista – di un apparecchio in grado non solo di riconoscere le aritmie ma anche di curare lo scompenso cardiaco, permettendo ai due ventricoli di risincronizzarsi». «L’impianto del defibrillatore biventricolare rappresentava – aggiunge Diurno – l’ultimo gradino mancante per completare l’offerta terapeutica messa a disposizione dei cardiopatici del territorio dell’Asl Ce2».

Dove, vale la pena ricordare, l’utenza dispone di ben tre unità di terapia intensiva coronarica (Utic) negli ospedali Moscati di Aversa, San Rocco di Sessa Aurunca e Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Dove, già da qualche anno, l’equipe di Fattore ha dato il via all’impianto di defibrillatori tradizionali, completata adesso da quelle di tipo biventricolare devile simili a pacemaker. Capaci, per tanto, di identificare e trattare autonomamente le aritmie ventricolari cosiddette maligne, perché responsabili di morte improvvisa, permettendo in un numero non irrisorio di casi addirittura la fuoruscita dalle liste per il trapianto cardiaco.

«La procedura di impianto – ricorda Fattore – presenta difficoltà tecniche tali che, almeno fino ad oggi, poteva essere effettuata solo in alcuni centri di Elettrostimolazione ad elevata professionalità». «Dopo il successo ottenuto dalla nostra equipe le cose non stanno più così. E adesso – conclude – questo particolare tipo di cura può eseguita anche qui al Melorio, dove la mia squadra di cardiologi composta da Bosco, Campaniello, Cicia, de Divitiis, Di Chiara, Mirra, Morello e Uran ha dimostrato con i fatti come la dedizione alla professione possa permettere di raggiungere grossi risultati anche in piccole realtà di provincia».

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