1 marzo 1873, prodotte le prime macchine da scrivere “pratiche”

di Redazione

Remington Accadde Oggi. La Remington and Sons inizia il 1 marzo del 1873 la propria produzione di macchine da scrivere “pratiche”. Si tratta della prima linea di produzione industriale vera e propria di questo strumento di scrittura che in verità era stato inventato già nel 1846.

Inventore della macchina da scrivere è l’italiano Giuseppe Ravizza, avvocato di Novara con il pallino per la meccanica, che, seguendo le sue spinte umanitarie, cerca uno strumento con il quale i ciechi possano comunicare. Nel 1855 la macchina viene brevettata come “cembalo scrivano”. Il principio è semplice, anche se ingegnoso: una serie di tasti vengono premuti a seconda delle necessità ed imprimono il proprio carattere su di un foglio di carta grazie ad un nastro inchiostrato. Alle prime rudimentali forme seguono modelli sempre più evoluti. Di certo, alla macchina da scrivere sono correlati tutta una serie di “accessori”, forse già dimenticati: la carta carbone per effettuare più copie, la gommina a forma di dischetto per cancellare gli errori, il bianchetto sempre per cancellare. Arrivano, quindi, le macchine elettriche con le famose “testine a sfera”, fino all’attuale sostituzione quasi completa avutasi con l’avvento del personal computer e dei vari sistemi di scrittura informatizzata, che hanno fatto passare nel museo della storia la mitica macchina da scrivere.

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