Aggressione ai vigili, Morra bacchetta il sindaco

di Antonio Arduino

Gennaro MorraAVERSA. Aggressione ai vigili urbani, dopo quella della Fp Cgil di Caserta arriva la solidarietà di Gennaro Morra, ex assessore alla polizia municipale della prima giunta Ciaramella.

“Ho evitato di esprimermi subito sul tema per non dare adito a polemiche pretestuose, ma a distanza di oltre sette giorni ritengo doveroso farmi sentire” esordisce l’ex componente della giunta. “Perché – continua – l’aggressione messa in atto ai danni degli agenti in servizio sabato 21 marzo nell’area 167 in cui si tiene la fiera settimanale è solo una delle tante subite nell’ultimo anno da operatori della polizia municipale che fanno il loro dovere di imporre il rispetto dell’ordine e della legalità. Per questo mi è parso doveroso esprimere loro tutta la solidarietà mia e degli amici della parte politica alla quale faccio riferimento”. “

Nello stesso tempo – continua – ritengo altrettanto doveroso sottolineare l’assenza del primo cittadino in questa vicenda. Quale massimo esponente e tutore della legalità cittadina Ciaramella avrebbe dovuto almeno ufficializzare attraverso un comunicato stampa un sentimento di solidarietà con i vigili aggrediti, anche per dare alla cittadinanza un segno della reale presenza delle Istituzioni, di cui è il massimo esponente locale”.

“Ma – osserva Morra – a quanto pare il nostro sindaco preferisce dare notizia, attraverso i media, della sua partecipazione alla processione dell’Addolorata e non di un sentimento, che sono certo ha nel cuore, di solidarietà con il personale di polizia municipale aggredito per aver imposto il rispetto della legge”. “Comunque sia, esprima o no solidarietà, bisogna – dice l’ex assessore –che il sindaco intervenga in maniera decisa per debellare la pseudo professione di parcheggiatore abusivo che tante, troppe volte si trasforma in vero e proprio taglieggiamento nei confronti dei cittadini”.

“Anche se la legge lega un poco le mani, a mio parere il sistema c’è. Basterebbe – conclude Morra – rendere costante e regolare la presenza delle forze dell’ordine nelle zone presidiate dagli abusivi per diminuire la sicurezza di questi “signori” di restare impuniti. In fondo se l’occhio del padrone ingrassa il cavallo, l’occhio della legge può convincere gli abusivi a cambiare aria”.

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