Uccisero prostituta e le diedero fuoco: arrestati due pregiudicati

di Redazione

poliziaBARI. È stato risolto il giallo dell’omicidio di Marisa Scopece, la prostituta 23enne assassinata con una decina di colpi di pistola e il cui cadavere semicarbonizzato venne trovato nelle campagne di Barletta l’11 settembre 2007.

Ad essere accusati dell’omicidio sono due pluripregiudicati di Trinitapoli, Raimondo Carbone, 29 anni, e Giuseppe Gallone, di 32. I due sono già in cella con l’accusa di aver compiuto, a febbraio, un tentativo di omicidio nell’ambito di un regolamento di conti tra clan rivali che a Trinitapoli si contendono il controllo dei traffici illeciti. Nei loro confronti è stato notificato un ordine di custodia cautelare emesso dal gip di Trani, Zecchillo, su richiesta del sostituto procuratore Teresa Iudice, per omicidio volontario aggravato, distruzione di cadavere, rapina, porto e detenzione di arma. Secondo la polizia, il movente del delitto sarebbe stato economico. Infatti la vittima pretendeva la restituzione dei suoi risparmi, una somma compresa tra i 15mila e i 25mila euro, che lei stessa aveva affidato a due pregiudicati del Foggiano.



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