Raddoppia il prezzo del pane, interviene l’Arcobaleno

di Antonio Taglialatela

Aumenti ingiustificati del prezzo del pane in diverse zone dell'agro aversanoTRENTOLA DUCENTA. In molte zone dell’agro aversano si sta verificando negli ultimi giorni uno spropositato aumento del prezzo del pane, pari al 100%. A Trentola Ducenta, uno dei paesi colpiti dall’aumento, l’associazione Arcobaleno, attraverso il componente dell’esecutivo Vittorio Savino, ha denunciato la questione alle autorità preposte,

…ossia al sindaco Nicola Pagano, al Prefetto di Caserta Maria Elena Stasi, al direttore dell’Agenzia delle Entrate di Aversa, al comando della Guardia di Finanza di Aversa, alla stazione Carabinieri e al comando di polizia municipale di Trentola Ducenta, nonché al Codacons Italia e al suo rappresentate di zona Stefano Tonziello. Nella lettera inviata da Savino si legge: “Da lunedì 13 agosto molti degli esercizi alimentari e commerciali di Trentola Ducenta, in forma arbitraria, speculativa e senza alcun preavviso, né comunicazione esposta, hanno aumentato il prezzo del pane. L’aumento è stato del 100% sul costo del giorno precedente, il 12 agosto. Infatti un chilo di pane è passato direttamente da 1 euro a 2 euro”. Per l’esponente di Arcobaleno, questo aumento è quasi certamente il frutto di un servizio televisivo Rai, andato in onda nella serata del 12 agosto, dove si è parlato di un probabile rincaro del grano, a far data da settembre, di circa il 5%. Ritenendo ingiustificato e scorretto un tale metodo di imposizione del prezzo del pane, Savino ha chiesto alle autorità di intervenire al più presto, ciascuna per le proprie competenze in materia, anche e soprattutto a tutela della cittadinanza. Intanto, giungono segnalazioni del genere da parte di molti nostri lettori dell’agro aversano. Ieri abbiamo parlato di quelle giunte da Frignano, ora altre segnalazioni arrivano dalla zona di Teverola, in particolare lungo via Roma dove alcuni negozianti hanno applicato il raddoppio del prezzo del pane. A questo punto è auspicabile un intervento delle autorità, in particolare della Guardia di Finanza. A confermare che si tratta di aumenti ingiustificati ieri è intervenuto il Codacons, denunciando i forti rincari dei prezzi degli alimentari e chiedendo l’intervento della GdF. “Solo il 5% del prezzo finale del pane dipende dal costo del grano. – ha riferito il Codacons – Questo vuol dire che se anche il grano aumentasse del 10%, come sostenuto da alcuni, questo si dovrebbe ripercuotere sul prezzo finale per appena lo 0,5%”. Secondo dati Eurostat, citati dal Codacons, gli alimentari costerebbero al consumatore il 15% in più rispetto alla media europea, percentuale che per i latticini e le uova sale addirittura al 26% e che rende “inaccettabile un ulteriore aumento”.

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