Perchè non i “grattini” da 50 centesimi?

di Redazione

Perchè ad Aversa non si introduce il AVERSA. L’altro giorno mi sono recato in centro per un appuntamento. Ho parcheggiato l’auto in Piazza Municipio, ho messo il “grattino” da un euro e mi sono recato nel bar più vicino a prendere qualcosa da bere. Per quelli che stanno pensando “e chi se ne frega” dico di continuare a leggere perché la storia da privata diventa d’interesse pubblico.

Entro nel bar, ordino una rinfrescante granita al limone. Mentre mi accingo a pagare, squilla il telefonino. La persona con la quale avevo appuntamento non può venire. Vabbé, un po’ di pazienza. Pago la granita (due euro per ¾ di bicchiere di plastica riempito di un’imbevibile miscela di ghiaccio misto ad una specie di “last al limone”) e ritorno all’auto. Non ho incontrato l’amico con il quale avevo appuntamento, ho pagato ma non bevuto la granita al “last” e dopo appena dieci minuti sono già sulla strada di ritorno verso casa. Costo totale dell’operazione tre euro (seimila delle vecchie lire). Due euro regalati al barista e un euro regalato al Comune o a chi per esso.

A questo punto, mi sovviene un ricordo. Perché nella città che abitualmente frequento per le vacanze esiste il grattino da 50 centesimi per mezz’ora di sosta e ad Aversa no? Perché non possiamo introdurlo anche qui? Forse perché nessuno lo ha ancora proposto? Forse perché ad Aversa, la realizzazione dei parcheggi a pagamento è stata vista come una buona occasione per dare lavoro a qualche cooperativa di disoccupati o ai Lsu? Forse perché è già stata appaltata la stampa dei “grattini”? Forse perché con il grattino minimo ad 1 euro il Comune incassa molti “piccioli sonanti” o, addirittura, perché questo potrebbe essere un buon sistema per scoraggiare le auto a venire in centro? A pensare male si fa peccato, ma… In ogni caso l’idea è lanciata.

Per quanto riguarda in generale i parcheggi, a pagamento o non a pagamento che siano, a me sembra che dovrebbero essere creati dove realmente servono. Realizzare un parcheggio in periferia sperando che sia utilizzato da chi deve andare in centro a fare shopping è pura follia. I bisogni della popolazione sono i più diversi e nessuno ha il diritto di prendere decisioni sindacando sulle esigenze altrui. Se ancora ci sono aree disponibili sarebbe bene creare qualche altro parcheggio. Specie nei pressi di Via Roma, Piazza Municipio, Via Seggio.

Per quanto concerne, poi, la proposta di utilizzare, obbligatoriamente, le biciclette prenderei tutti i propugnatori del “pedalare a tutti i costi” e li costringerei a fare il giro della città per tre giorni consecutivi per poi chiedere ai loro deretani, alle loro gambe ed ai loro polmoni cosa ne pensano. Persone anziane, diversamente abili, donne in attesa, piccoli trasportatori ecc. come cavolo farebbero ad utilizzare le bici. Le piste ciclabili dove sono? Le strade con il selciato vi sembrano adatte o dobbiamo sentirci tutti partecipanti alla Parigi-Roubaix? Anche per questo l’idea del grattino a cinquanta centesimi per mezz’ora di sosta ritengo sia tutt’altro che peregrina.

Il costo dei parcheggi deve essere calcolato per far sì che il maggior numero d’auto possa venire, a turno e non tutti assieme, in centro. Non deve scoraggiare nessuno, altrimenti l’unico settore a rimanere “scoraggiato” sarà il commercio. Il costo del parcheggio deve essere solo un deterrente per chi lascia l’auto parcheggiata in modo selvaggio, senza alcuno scopo e per intere giornate. Per fare una fotocopia, prendere un caffè, comprare una scheda telefonica, comprare un chilo di pane, andare in edicola ecc. non occorrono ore, ma solo pochi minuti. Con il grattino ad un euro l’ora, queste operazioni, per chi le fa tutti i giorni o più volte la settimana, equivalgono a dire “vai da un’altra parte”. Poi ci si lamenta che il commercio, in centro, langue.

Per questa ragione chiedo di esprimere chiaramente il Vostro parere sulla proposta d’istituzione del grattino da 30 minuti/cinquanta centesimi. Per concludere vorrei parlare del numero di posti auto delimitati dalle strisce blu. Vorrei solo ricordare che la legge obbliga a mantenere un certo numero di posti non a pagamento in tutte le strade ove esistono posti a pagamento. Ad Aversa siamo sicuri che questo accade? Non è che, a qualcuno, le strisce blu sono sembrate solo un modo semplice e veloce per fare soldi? Se così fosse la questione assumerebbe un carattere di notevole gravità. Il cittadino automobilista non ha meno diritti degli altri. Continuare a spolpare le ossa degli automobilisti ha portato solo ad un aumento vertiginoso dei centri commerciali, dove per cinquanta centesimi puoi sostare, al coperto, per tutto il giorno, facendo compere in tutta sicurezza e senza che nessun drogato ti venga a richiedere il pagamento di un parcheggio già pagato “caro e amaro”.

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