ROMA.Dopo che il ministero dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha avvertito sulle difficoltà di trovare i 2,4 miliardi necessari per non far pagare agli italiani la seconda rata del 2013 rischia di riaprirsi il fonte dell’Imu nella maggioranza.
Non farla pagare “è l’impegno del governo”, assicura il ministro della Pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia. “Molto seriamente – ha aggiunto – il ministro ha posto il tema delle coperture”: ora “bisogna intervenire con ulteriori tagli e quindi ognuno dovrà assumersi la responsabilità di individuare quali sono le priorità”. E’ “un lavoro complesso – ha detto D’Alia – che va fatto con serietà e senza annunci che non hanno significato”.
IlPdl intanto resta compatto sulla cancellazione della seconda rata dell’imposta. Alfano ha chiesto il rinvio di un incontro con Enrico Letta previsto inizialmente per oggi, mercoledì 6. E nella mattinata ha ribadito: “La seconda rata Imu non si pagherà. E’ un impegno assunto con gli italiani ed è un impegno che sarà mantenuto, che dovrà essere mantenuto”.
Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera, avverte: “Saccomanni non faccia scherzi. La legge di stabilità va cambiata, in particolare evitando che l’Imu, uscita dalla porta, torni dalla finestra”. E anche Brunetta si rivolge a Saccomanni: “Così fa male a se stesso e al paese”.
Taglia corto sulle richieste del Popolo della libertà Stefano Fassina, viceministro dell’Economia: “Chi chiede di cambiare la legge di Stabilità aggiungendo due miliardi di risorse aggiuntive dovrà avere il coraggio di presentare emendamenti che dicano dove trovare queste risorse che oggi non ci sono”.
Su Alfano arriva però il fuoco amico del “lealista” Fitto: “Il vicepremier Alfano ripete oggi che anche la seconda rata Imu 2013 non si pagherà. Tuttavia, visto che la scadenza si avvicina e l’incertezza dei cittadini è grave, non bastano più parole e promesse”.
Intanto, però, l’incertezza sulla seconda rata dell’Imu mette in allarme i Caf per i pagamenti del saldo. I Comuni possono decidere fino al 30 novembre le aliquote Imu e comunicarle fino al 9 dicembre. “Si fissano scadenze – affermano – senza fare i conti con quella fondamentale per i contribuenti: il 16 dicembre”. Questo “a prescindere da altre incognite che aleggiano sulla seconda rata”.