ROMA. Il consiglio dei ministri è impegnato nella revisione della spesa corrente delle amministrazioni centrali, la cosiddetta spending review.
Obiettivo: ridurre di circa 13 miliardi le uscite dei ministeri entro il 2013 e scongiurare laumento di due punti dellIva, dal 21 al 23 per cento, recuperando almeno 4-5 miliardi entro il 2012. La spending review interesserà non solo ministeri e altre amministrazioni come prefetture e uffici territoriali dello Stato, ma si estenderà anche alle Province e ai livelli territoriali locali. Proprio per le Province, nel decreto Salva Italia, si è già deciso di trasformarle in enti di secondo livello, con gli amministratori provinciali non più eletti dai cittadini ma nominati dai Consigli comunali.
Gli uffici territoriali del governo, le attuali prefetture, potrebbero diventare sedi uniche degli uffici periferici dei ministeri dellInterno, Salute, Beni culturali, Istruzione, con risparmi su logistica, affitti e manutenzione degli immobili. Un risparmio che potrebbe essere ancora maggiore nellambito della riorganizzazione delle attuali aree provinciali in macro-aree.
Unidea è anche quella di accorpare le sedi delle forze dellordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza), ridurre la rete degli uffici del ministero degli Esteri e i piccoli tribunali, in particolare tagliando i giudici di pace.