Inchiesta sanità pugliese, chiesto arresto del senatore Tedesco

di Emma Zampella

Alberto TedescoBARI. Un’inchiesta duratadue anni, culminata con la richiesta di ordinanze di custodia cautelare per sei persone, eseguite dalla Guardia di Finanza di Bari.

Al centro delle indagini ci sarebbero gli appalti della sanità in Puglia, condotti secondo il favore di molti esponenti della politica che pilotavano gli affari della sanità e realizzavano nomine ad hoc per primari di ospedali e dirigenti dell’Asl.

Tra gli indagati c’è anche Antonio Decaro, consigliere regionale (capogruppo del Pd) e delegato del sindaco di Bari, Michele Emiliano, per la Mobilità. L’accusa è “aver interferito presso Tedesco al fine di ottenere il suo autorevole intervento al fine di aiutare un candidato (Sabino Annoscia, indagato) che si era presentato al concorso”. La selezione in oggetto era per un posto all’Arpa Puglia che non è andata a buon fine “per cause indipendenti dalla loro volontà”. Nell’indagine è stato infatti coinvolto anche Alberto Tedesco, ex assessore alla Sanità ed attuale senatore del Pd.

Tra le persone finite in carcere e ai domiciliari c’è anche Paolo Albanese, di 51 anni, di Terlizzi,componente della scorta del presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, e imprenditori ed ex dirigenti delle Asl pugliesi. I pm titolari dell’inchiesta sono Desireè Digeronino, Francesco Bretone e Marcello Quercia: il gip Giuseppe De Benedictis, che ha firmato l’ordinanza, ha rigettato 18 richieste d’arresto della Procura e ne ha concesse solo sei. Tra le persone che sono finite in manette ci sarebbe anche Mario Malcangi collaboratore del parlamentare, mentre ai domiciliari sarebbero finiti Guido Scoditti, di 68 anni, di Lecce, direttore generale della Asl salentina.

Gli arresti domiciliari sono stati decisi anche per gli imprenditori di Bisceglie Diego Rana, 52 anni, e Giovanni Garofoli, di 66 anni. Misure interdittive, inoltre, disposte per Alessandro Calasso, 63 anni, di Bari, direttore sanitario della Asl barese, e Antonio Acquaviva, 55 anni, medico oculista, la cui nomina all’ospedale di Terlizzi, secondo l’accusa, sarebbe stata favorita da Alberto Tedesco.

Gli arrestati e Tedesco, la cui richiesta di arresto dovrà essere esaminata ora dalla giunta alle autorizzazioni a procedere del Senato, sono indagati a vario titolo per concussione, corruzione e frode in pubbliche forniture. Tedesco ha ribadito di non essere mai stato interrogato, dal 2009, cioè quando è stato iscritto nel registro degli indagati, fino ad oggi: “Ripeto, non sono mai stato interrogato, sebbene io abbia più volte chiesto di essere ascoltato. Ho prodotto un paio di memorie”. Sarà in Senato martedì prossimo?. “Andrò a Roma – ha risposto Tedesco – per il milleproroghe, per fare il mio mestiere di senatore. Poi vedremo”.

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