Influenza suina,110 morti. Frattini: “Evitiamo psicosi”

di Angela Oliva

 Cresce sempre più l’allarme per l’influenza suina che, conta già 110 vittime in Messico, è arrivata anche in Europa.

Un 23enne di Almensa, nel sud-est della Spagna, rientrato dal Messico lo scorso 23 aprile, è risultato positivo ai test per l’influenza. A confermare la notizia è stato il ministro della Sanità spagnola Trinidad Jimenez assicurando che la situazione è sotto controllo. L’Unione Europea, intanto, ha convocato per giovedì prossimo un vertice straordinario dei ministri della Sanità per valutare la minaccia ed adottare eventuali misure.

Il commissario europeo alla Sanità Androulla Vassiliou, ha sconsigliato viaggi nelle zone interessate: “E’ necessaria la precauzione per minimizzare il rischio individuale e ridurre quello di contagio. Personalmente, cercherei di evitare i viaggi non indispensabili nelle aree che sono fulcro dell’infezione”. Anche gli Stati Uniti seguono con apprensione la vicenda, come ha sottolineato il presidente Barack Obama durante un discorso all’Accademia Nazionale delle Scienze: “È naturalmente motivo di preoccupazione e richiede un più alto livello di attenzione, ma non è causa di allarme”.

La gravità della situazione è stata anche sottolineata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha affermato come la diffusione del virus sia molto preoccupante e non ha escluso la possibilità di alzare il livello di allerta per l’influenza da suini direttamente dalla fase tre alla fase cinque su un totale di sei. L’Oms ha anche diffuso un riepilogo della situazione internazionale: in Messico 20 casi confermati in laboratorio di influenza suina A/H1N1 (oltre mille casi sospetti segnalati e 49 decessi); negli Usa, sono 40 i casi confermati (28 a New York, 7 in California, 2 in Texas, 2 in Kansas e 1 in Ohio) e non è stato segnalato alcun decesso. Oggi è giunta la conferma di 4 casi confermati in Canada e 1 in Spagna.

L’allarme si è diffuso a macchia d’olio anche in Italia dopo il caso sospetto di una donna a Venezia che, rientrata da poco da San Diego in California, è stata ricoverata in isolamento nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Venezia poiché affetta da febbre molto alta. I primi accertamenti, come ha riferito l’ordinario di virologia Giorgio Palù, sono negativi: “Sono test d’urgenza, che non hanno specificità, e hanno dato esito negativo”.

Anche il ministro degli Esteri Franco Frattini ha assicurato che il nostro Paese non è assolutamente a rischio: “L’Europa adotterà misure comuni e nel frattempo il monitoraggio sarà fatto dall’unità di crisi del ministero della Sanità e degli altri ministeri europei. C’è preoccupazione, ma anche la certezza che l’Europa è in grado di lavorare bene e in coordinamento forte. Di fronte ai rischi dell’influenza suina – aggiunge il responsabile della Farnesina – l’Italia si attiva come presidente del G8. Il sottosegretario Fazio e il ministro Sacconi coordineranno attività con le nazioni del G8, ma anche con i cinque Paesi emergenti tra i quali Messico, Brasile, Cina e Sudafrica. Ci sarà uno scambio di osservazioni, un coordinamento davvero globale di fronte ad un fenomeno che va oltre la dimensione europea. Giovedì – conclude Frattini – i ministri della Salute discuteranno anche della creazione di una banca degli antivirali, per studiarne lo sviluppo e la distribuzione in caso di necessità. L’Italia ha la disponibilità attualmente di alcune decine di milioni di dosi, ed è pronta a distribuirle anche all’estero se necessario”.

La Farnesina ha invitato ad evitare i viaggi non necessari in Messico e il Ministero della Salute ha annunciato che da domani mattina, a partire dalle 8, sarà attivo il numero di pubblica utilità del Ministero ‘1500’ cui i cittadini viaggiatori si potranno rivolgere per ricevere informazioni sull’influenza suina: “Al numero 1500, che sarà attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20 risponderanno medici ed esperti del ministero appositamente formati. Si comunica, inoltre, che al momento non sono stati segnalati casi confermati di influenza suina nel nostro Paese e non si è ravvisata la necessità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere”.

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