Emergenza rifiuti, ancora 250mila tonnellate in strada

di Angela Oliva

emergenza rifiutiNAPOLI. Tre mesi, ed oltre, di emergenza rifiuti e la piega della soluzione sembra ancora troppo lontana. Proteste, roghi, processi, nuovi impianti, blocchi stradali e chi più ne ha più ne metta.

Le migliaia di tonnellate di spazzatura giacciono, ancora, nelle strade di Napoli e Caserta, comprese le province. La nostra “monnezza” è ormai famosa in tutto il mondo e dopo essere apparsa sulle testate giornalistiche più celebri del globo adesso ci viene anche richiesta dall’Israele. Hidit El-hassid, la direttrice di Hiriya, la più grande discarica a pochi chilometri da Tel Aviv, ha lanciato una proposta: “Dateci in mano Napoli e la mettiamo a posto noi”. Che fosse la volta buona? Chissà! Intanto, stamattina il Corpo Forestale di Napoli ha sequestrato, sulla collina dei Camaldoli, due discariche abusive nelle quali si sversavano rifiuti speciali altamente inquinanti.

La situazione è realmente drammatica anche perché il perdurare di tale emergenza ha messo in ginocchio le esportazioni di prodotti campani in tutto il mondo. Anche il settore turistico sta attraversando uno dei periodi di maggiore crisi, tanto che ieri lo storico ristorante “Caruso” al nono piano dell’Hotel Vesuvio, uno dei più famosi alberghi di via Caracciolo, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti. Con la primavera alle porte e il caldo che, tra poco, si farà sentire si fa strada il piano ‘B’ del commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Gianni De Gennaro che prevede il riutilizzo delle cave storiche campane come discariche, deposito di balle o siti di stoccaggio. L’ancora di salvezza, la super discarica da un milione di tonnellate, punto forte del primo piano stilato da De Gennaro non è stata più creata e restano ancora 250mila tonnellate di rifiuti arretrate da smaltire. Il supercommissario assicura: Stiamo facendo tutto il possibile e anche di più: il resto deve arrivare dai cittadini, dagli enti locali, nessuno pensi che sarà una bacchetta magica a liberarci dai rifiuti. Collaborazione: è il primo dovere di ciascuno”. Ma la gente è esasperata tanto che pochi giorni fa una donna si è data fuoco in segno di protesta fuori alla discarica di Taverna del Re a Giugliano, dove continuavano a scaricare i camion stracolmi di rifiuti provenienti dalle province. Un contributo importante è stato dato anche dalla Task Force speciale dell’Esercito Italiano che è intervenuta nelle zone a maggior rischio incendio.Il Ministro della Difesa Arturo Parisi, in visita ai militari di Caserta, ha dichiarato: “Grazie per il lavoro che svolgete in silenzio, in situazioni sociali difficili. State restituendo la speranza alla Campania; e l’onore all’Italia”.

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