Aversa, confronto su previdenza e professione dei Commercialisti di Napoli Nord

di Redazione

Aversa (Caserta) – La previdenza come pilastro della professione e come leva di consapevolezza per il futuro dei dottori commercialisti. È questo il filo conduttore del convegno La previdenza e le opportunità per i Dottori Commercialisti, ospitato nella sala conferenze della sede di Aversa e promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli Nord.

Ad aprire i lavori è stato Francesco Matacena, presidente dell’Ordine, che ha richiamato il valore centrale del tema previdenziale all’interno del percorso professionale. «La previdenza è un tema centrale nella formazione obbligatoria dei colleghi e rappresenta uno dei pilastri dell’attività professionale. Il nostro compito è garantire risposte chiare, aggiornate e concrete, affinché ogni iscritto possa affrontare con consapevolezza le scelte che riguardano il proprio futuro. Posso affermare con orgoglio che l’Ordine di Napoli Nord può contare su delegati alla Cassa altamente competenti ed estremamente preparati, capaci di offrire supporto qualificato in una materia complessa e in continua evoluzione. Questo incontro costituisce un’occasione preziosa di confronto e approfondimento, perché riunisce esperienze, sensibilità e punti di vista differenti, favorendo una crescita collettiva della nostra comunità».

Al centro dell’incontro, il ruolo dell’ente previdenziale di categoria e il sistema di tutele e opportunità rivolte agli iscritti. A entrare nel merito è stato Giuseppe Vitagliano, delegato della Cassa dei dottori commercialisti per l’Odcec Napoli Nord, che ha evidenziato come «molti colleghi conoscono poco le dinamiche previdenziali, nonostante la Cassa garantisca non solo pensioni ma anche un sistema di assistenza molto articolato, dalla copertura sanitaria alle indennità per assenze prolungate dallo studio». Vitagliano ha definito l’incontro «un momento essenziale per la categoria», ricordando che la Cassa «è un ente solido, con una gestione virtuosa e un nuovo consiglio già operativo nel fornire risposte concrete». Non è mancato un richiamo alle criticità, in particolare sul tema dell’incompatibilità professionale, «spesso sottovalutato»: «Quando un collega opera in condizioni non compatibili, quegli anni non valgono ai fini pensionistici. È quindi indispensabile verificare ogni due anni la propria posizione».

Sul valore prospettico della previdenza si è soffermata Liliana Speranza, delegata della Cassa dei dottori commercialisti, sottolineando come «dobbiamo pensare al nostro futuro e la previdenza è il primo strumento per farlo». La Cassa, ha spiegato, accompagna i professionisti nella pianificazione del montante pensionistico e mette a disposizione una serie di servizi che vanno dalla polizza sanitaria gratuita ai check-up annuali, fino agli indennizzi per malattia e degenza e ai sostegni per i giovani che avviano lo studio o per favorire processi di aggregazione professionale. Un insieme di misure che «testimoniano la vicinanza della Cassa ai professionisti in tutte le fasi della carriera».

Il dibattito è stato arricchito dagli interventi di Lucia Renzi, delegata della Cassa dei dottori commercialisti di Caserta, Antonio Darino, delegato di Salerno, e Anita Musto, delegata di Napoli, che hanno offerto ulteriori spunti sulle opportunità e sulle criticità del sistema previdenziale della categoria. L’iniziativa promossa dall’Odcec di Napoli Nord conferma il ruolo dell’Ordine come punto di riferimento territoriale per la formazione e la tutela dei dottori commercialisti, in una fase in cui previdenza, sostenibilità della professione e assistenza assumono un peso sempre più decisivo per il futuro della categoria.

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