Napoli – La conferma del Bonus Mobili per il 2026, contenuta nella bozza della Legge di Bilancio 2026 approvata dal Governo, proroga anche la possibilità di detrarre il 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di un materasso nuovo, entro un limite massimo di 5.000 euro. Una misura che riguarda migliaia di famiglie e che spesso “viene raccontata in modo impreciso”. Lo sostiene Fabio De Rienzo, imprenditore napoletano ed esperto di e-commerce, founder della piattaforma Materassimemory.eu, che spiega: “Il bonus materassi non è un incentivo autonomo, non ha un regolamento separato e non ha criteri diversi. È parte integrante del Bonus Mobili, con le stesse soglie di spesa, la stessa aliquota e lo stesso periodo di validità”.
La proroga estende al 2026 la detrazione Irpef del 50%, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo, applicabile su un plafond massimo di 5.000 euro per unità immobiliare. Nel limite concorrono tutti i beni acquistati, e tra questi rientrano a pieno titolo i materassi. Una precisazione necessaria, spiega De Rienzo, perché “circolano interpretazioni che fanno sembrare il materasso un caso a sé. Non lo è: è un mobile, punto. Vale il 50%, vale il tetto dei 5.000 euro e vale il requisito della spesa tracciabile”.
La misura confermata nella manovra 2026 definisce con chiarezza quali sono i costi ammessi: il prezzo del materasso, le spese di trasporto e quelle di montaggio – purché pagate con strumenti tracciabili. Tra le voci escluse rientrano invece gli acquisti usati e gli articoli non considerati beni di arredo. “Molti utenti chiedono se valga l’acquisto in contanti o se si possano utilizzare carte prepagate anonime”, chiarisce l’esperto. “La risposta è no: la tracciabilità è indispensabile. Senza un pagamento riconducibile al contribuente, il bonus decade”. C’è attenzione crescente verso questo bonus, una tendenza legata anche all’aumento della sensibilità verso il sonno di qualità e ai costi di prodotti tecnici oggi più elevati rispetto al passato. “Il bonus non serve solo a risparmiare, ma anche a orientare il consumatore verso acquisti consapevoli”, osserva De Rienzo. “Un materasso nuovo incide sulla salute e sul benessere, e la detrazione rappresenta un aiuto concreto”.
Accanto alla detrazione del 50%, restano valide – ma separate – altre agevolazioni applicabili ai materassi considerati dispositivi medici. In quel caso l’aliquota è del 19% e la spesa va inserita nei righi sanitari del modello 730. “È un errore comune confondere bonus mobili e detrazione sanitaria”, afferma l’esperto. “Si tratta di misure distinte, con documentazioni diverse e finalità diverse. Il materasso può rientrare in una o nell’altra agevolazione, ma le due cose non si sommano”.
La conferma del Bonus Mobili per il 2026 – e con esso del bonus materassi – contribuisce a dare continuità al mercato e offre a famiglie e imprese un orizzonte temporale più stabile per programmare gli acquisti. Un contesto che, per realtà come Materassimemory.eu, si traduce nella possibilità di accompagnare i consumatori con informazioni puntuali e aggiornate. “Il bonus aiuta davvero solo se spiegato bene”, conclude De Rienzo. “È uno strumento semplice, ma va raccontato con precisione, senza creare aspettative che non esistono”.

