Aversa, sentenza riconosce a docente precaria il diritto a ferie non godute

di Antonio Taglialatela

Aversa (Caserta) – Una decisione che potrebbe aprire scenari significativi per migliaia di insegnanti a tempo determinato arriva dal Tribunale di Salerno, che il 27 novembre scorso ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a versare 11.782,54 euro a favore della docente aversana C. M. G.. La somma rappresenta l’indennità sostitutiva delle ferie maturate e non godute nel corso di otto anni scolastici consecutivi, dal 2016/2017 al 2023/2024.

La vicenda e il riconoscimento del diritto – L’insegnante, impegnata per anni con contratti a termine fino al 30 giugno, ha prestato servizio in istituti del Nord Italia, del Lazio e della Campania, senza avere mai la possibilità di usufruire delle ferie maturate. Con il ricorso presentato dagli avvocati Costantino Diana ed Enrico Vanacore, specializzati in diritto scolastico e previdenziale, il Tribunale ha applicato i principi contenuti nella sentenza numero 16715 del 17 giugno 2024 della Suprema Corte di Cassazione e nelle pronunce della Corte di Giustizia Europea. È stato così affermato che il docente a tempo determinato non può perdere l’indennità sostitutiva se non messo previamente dal datore di lavoro nelle condizioni di fruirne, con un invito esplicito e un avvertimento formale sul rischio di decadenza.

Tutela dei precari e riflessi sociali – Le recenti decisioni giudiziarie si muovono nella direzione della protezione dei docenti pendolari, spesso costretti a incarichi lontani dalla propria residenza e da condizioni logistiche gravose. Molti partono alle ore 4.30, prima dell’alba, per raggiungere la sede di servizio, ciò che di fatto impedisce qualsiasi programmazione delle ferie e costringe a rinunce personali e familiari.

Le nuove strategie legali – Lo studio Diana – Vanacore di Aversa, impegnato da anni nella difesa dei precari della provincia di Caserta, dopo aver promosso una vasta serie di ricorsi finalizzati al riconoscimento della carta del docente e della retribuzione professionale, indica ora come obiettivo prioritario la monetizzazione delle ferie non godute. A questa si aggiunge la tutela dei lavoratori della scuola contro l’abuso nei rinnovi di contratti a termine oltre il limite dei 36 mesi, alla luce delle più recenti pronunce dei tribunali del lavoro.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico