Gricignano (Caserta) – Il legame con Sant’Andrea diventa un ponte tra territori e tradizioni diverse. La parrocchia di Gricignano di Aversa intitolata all’apostolo e la Fratellanza del Santissimo Sacramento della parrocchia di Luqa, a sud-est di Malta, instaurano un gemellaggio fondato sulla comune devozione per il santo pescatore, dando vita a un percorso di condivisione che unisce storia, fede e identità popolare.
La visita della delegazione maltese – Il primo passo concreto arriverà ad agosto, quando un gruppo di fedeli della città maltese raggiungerà Gricignano in occasione dei festeggiamenti patronali, prendendo parte alla processione dedicata al patrono. Nell’associazione I Portatori di Sant’Andrea Apostolo già regna entusiasmo: “È motivo di orgoglio per noi questa visita e faremo in modo di ricambiare con una nostra delegazione ai loro festeggiamenti. Accoglieremo questi nostri fratelli con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto. W Sant’Andrea!”.
Il culto a Luqa – Le origini della devozione maltese risalgono al 1497, quando comparve una cappella che ospitava tre altari, uno dei quali dedicato proprio a Sant’Andrea. La presenza di numerosi pescatori nella zona potrebbe aver favorito la scelta dell’Apostolo come patrono della città. La statua locale, scolpita nel 1779 da Giuseppe Scolaro, è un’opera lignea che nel tempo ha subito diversi restauri, tra cui quello realizzato nel 1913 dall’artista Abraham Gatt. Nella chiesa di Luqa è custodito anche Il martirio di Sant’Andrea, dipinto nel 1687 dal maestro Mattia Preti. La festa popolare si celebra la prima domenica di luglio, mentre la ricorrenza liturgica cade il 30 novembre.
La tradizione a Gricignano – L’arrivo del culto nel territorio gricignanese non è documentato con precisione, ma alcuni studi lo collocano tra il IV e il V secolo dopo Cristo, quando la venerazione dell’Apostolo raggiunse le contrade locali. La diffusione potrebbe essere stata favorita dalla presenza dei Goti nell’area: il re Teodorico, infatti, portò il culto di Sant’Andrea da Costantinopoli a Ravenna, contribuendo alla sua espansione. A Gricignano, la festa in onore del Santo si celebra ogni anno a fine agosto, richiamando la partecipazione dei fedeli e confermando un’identità religiosa radicata e condivisa.
La statua settecentesca – Il simbolo più riconoscibile della devozione locale è la statua lignea realizzata nel 1706 dallo scultore Giacomo Colombo. Profondamente amata dai fedeli, nacque grazie alle offerte della popolazione, come attesta l’iscrizione scolpita alla base: “ex Universitate populi Griciniani Jacobus Colombo fecit”. Secondo la tradizione, il legno utilizzato per l’opera proveniva da un giardino di “via Sant’Antuono” – oggi via Sant’Antonio Abate – noto come “giardino di Zio Abramo”, area oggi completamente urbanizzata. In origine custodita su un antico trono ligneo, sostituito nel 1970 durante il ministero di monsignor Pasquale Lanzano, la statua è stata nel tempo arricchita da numerose donazioni: un diadema e quattro pesci d’argento, un ostensorio con reliquia del santo conservato presso il parroco pro-tempore, una medaglia e una lampada d’argento, tovaglie ricamate con finimenti d’oro e altre lavorate a mano. In passato veniva portata in processione nelle campagne per invocare la pioggia o chiedere grazie speciali.

