Maddaloni (Caserta) – Una mattinata intensa, quella del 27 novembre, nella sala Carafa del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, dove è stato svelato il percorso che accompagnerà per due anni 130 adolescenti del territorio – compresi dieci ragazzi nello spettro autistico – dentro un laboratorio diffuso di arti, mestieri, tecnologie e teatro. Il progetto Art.&T.E.C.A. – Arti e Talenti in Erba in una Comunità Accogliente, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Pnrr M5C3I3, si presenta come una risposta strutturata alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, con l’obiettivo di riportare gli adolescenti al centro della comunità attraverso esperienze concrete e inclusive.
La presentazione – Ad accogliere i partecipanti è stato Antonio Caradonna, commissario della Fondazione Villaggio dei Ragazzi “Don Salvatore D’Angelo”, partner del progetto e sede di una parte delle attività. A introdurre la visione complessiva del programma biennale è stata la responsabile Maria Carmela Inverno, che ha illustrato un percorso costruito per offrire ai giovani tra gli 11 e i 17 anni nuove competenze umanistiche e Stem, occasioni di socialità e strumenti per contrastare fenomeni Neet.
I laboratori e i tavoli operativi – Tra i primi elementi messi in luce, gli Eventi di creative community, curati da Antonella Petrozzino, pensati come workshop dedicati alla progettazione partecipata e a piccoli interventi di rigenerazione urbana, con l’obiettivo di stimolare protagonismo e senso di appartenenza. Un secondo blocco è quello dei laboratori artigianali, coordinati da Maria Mastropietro ed Ernesto Campese, che guideranno i ragazzi alla scoperta dei saperi locali: dalla cartapesta legata al Carnevale maddalonese al tradizionale mestiere dell’“impaglia seggie”. Un modo per preservare conoscenze a rischio scomparsa e trasformarle in un’esperienza educativa di crescita.
Grande attenzione ha suscitato la sezione multimediale, affidata a Andrea Turco, Michele Turco e Maria Valentino. Qui i partecipanti utilizzeranno software professionali per creare mostre immersive, videomapping sulle facciate di alcune chiese della città, booktrailer e cortometraggi, connettendo tecnologia, linguaggi audiovisivi e contenuti di letteratura, arte ed educazione civica. Il percorso si completa con il laboratorio teatrale condotto da Concetta d’Albenzio e Gianluca Masone, che userà il linguaggio scenico per lavorare su espressione personale, gestione delle emozioni, relazione con il gruppo e consapevolezza delle proprie capacità, fino alla messa in scena di spettacoli e monologhi. Tutte le attività sono progettate in chiave inclusiva: grazie alla collaborazione dell’associazione Il Pulmino Sognatore, dieci adolescenti nello spettro autistico parteciperanno ai laboratori con un accompagnamento personalizzato e costante.
La rete della comunità educante – Il progetto vede come capofila Exarco scs Onlus e si fonda su una rete di partner che comprende l’Ambito Territoriale Sociale C02, la Fondazione Villaggio dei Ragazzi “Don Salvatore D’Angelo”, la Pro Loco “San Michele”, Il Pulmino Sognatore, il Carnevale Maddalonese e Neaform srl. Una collaborazione ampia, che integra enti locali, terzo settore, scuole e realtà associative del territorio.
Un segnale forte dal territorio – Dopo l’interesse registrato già alla conferenza stampa del 16 ottobre, con 211 richieste a fronte dei 130 posti disponibili, anche la presentazione del 27 novembre ha confermato l’esigenza di percorsi educativi strutturati e innovativi per gli adolescenti di Maddaloni e dell’Ambito C02. La mattinata in sala Carafa ha rappresentato un momento di condivisione e progettualità che testimonia l’impegno della rete Art.&T.E.C.A. nel valorizzare i talenti di ogni studente, soprattutto di chi vive condizioni di maggiore fragilità.

