Zelensky definisce “un buon compromesso” la proposta di Donald Trump di utilizzare la linea di contatto come base per congelare la guerra. L’inquilino della Casa Bianca, però, per ora non scioglie i dubbi sull’incontro con Vladimir Putin: “Non voglio perdere tempo, non voglio sprecare un incontro”, ha detto, aggiungendo che deciderà “nei prossimi due giorni”.
Dal Parlamento europeo, la commissaria Jessika Roswall rilancia: “Tutti sosteniamo gli sforzi di pace di Trump ma sappiamo che Putin negozierà solo se capirà che sta perdendo la guerra”. E ancora: “Siamo il primo partner di Kiev. Abbiamo fatto molto ma ora dobbiamo fare di più non solo per aiutarli a difendersi ma per lavorare a una pace giusta e duratura”.
Sul fronte Ue, il premier slovacco Robert Fico potrebbe dare il via libera al diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia nell’incontro di stasera con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, se nel vertice dei 27 passeranno le richieste di Bratislava su energia e automotive. A Roma, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ribadisce la linea: “Ciascuna nazione contribuirà agli sforzi dei Volenterosi per Kiev, ma l’Italia non prevede l’invio di soldati nel territorio ucraino”. E insiste: “Il nostro sostegno al popolo ucraino rimane determinato nell’unico intento di arrivare alla pace”.
Da Budapest, il premier ungherese Viktor Orban afferma che “i preparativi per il summit della Pace” – il possibile incontro Putin-Trump – “sono in corso”, mentre il ministro degli Esteri Péter Szijjártó è a Washington e il portavoce Zoltan Kovacs parla di “Ungheria isola della pace”. Intanto, dal Cremlino filtra che, “sotto la guida del comandante supremo”, la Russia ha condotto un’esercitazione delle forze nucleari strategiche con componenti terrestri, navali e aeree. Oggi, intanto, Zelensky sarà in Svezia, a Linkoping, per un annuncio congiunto con il premier Ulf Kristersson sulle “esportazioni di difesa”, al termine di un incontro nella sede del gruppo Saab.
La notte dei raid – Mosca ha lanciato un attacco aereo su larga scala, con esplosioni che hanno scosso Kiev e altre città. L’aeronautica ucraina riferisce di 405 droni – per lo più Shahed – e 28 missili, di cui 15 balistici: 12 missili e 55 droni hanno colpito obiettivi in 26 località, con frammenti caduti in altre 19. Tra i vettori impiegati: 11 Iskander-M/KN-23 balistici, 9 Iskander-K da crociera, 4 Kh-47M2 Kinzhal e 4 Kh-59/69. Presi di mira Kiev e le regioni di Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Cherkasy, Chernihiv e Odessa. A Kiev le prime deflagrazioni sono state udite alle ore 1.10, con altre esplosioni a distanza di circa 30 minuti; le unità di difesa aerea hanno ingaggiato i bersagli, mentre in città è divampato almeno un incendio, come segnalato dal sindaco Vitali Klitschko.
Kharkiv, asilo colpito – L’esercito russo ha colpito un asilo privato nel distretto di Kholodnohirsky a Kharkiv, ferendo alcuni bambini. Il sindaco Igor Terekhov parla di una vittima – un uomo di 40 anni – e cinque feriti. “È stato colpito un asilo privato nel distretto di Kholodnohirsky, ci sono bambini feriti. C’è un incendio sul luogo dell’attacco”, ha scritto. Zelensky su Telegram: “A Kharkiv purtroppo si segnala una vittima. Le mie condoglianze ai familiari. Al momento sette persone sono rimaste ferite. Stanno ricevendo assistenza medica. Tutti i bambini sono stati evacuati e si trovano nei rifugi. Secondo le informazioni preliminari, molti hanno una reazione acuta allo stress”. E ancora: “Non c’è e non può esserci alcuna giustificazione per un attacco con drone a un asilo. È evidente che la Russia sta diventando sempre più sfacciata. Questi attacchi sono uno schiaffo in faccia a chiunque insista su una soluzione pacifica. Banditi e terroristi possono essere messi al loro posto solo con la forza”.
Il controcolpo ucraino e le città sotto attacco – Secondo lo Stato maggiore di Kiev, poche ore prima dell’ondata russa le forze ucraine avevano condotto un “attacco combinato aereo e missilistico su larga scala” contro l’impianto chimico di Bryansk, struttura chiave per il complesso militare-industriale russo, utilizzando anche missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow lanciati da aerei, “penetrando con successo” la difesa aerea. Nella notte esplosioni sono state segnalate anche a Dnipro, Zaporizhzhia e nella città portuale di Izmail.
Il quadro europeo – Alla vigilia del Consiglio europeo, Giorgia Meloni richiama la necessità di rispettare “diritto internazionale, principio di legalità, stabilità finanziaria e sostenibilità” nella gestione dei beni russi congelati. Sul tavolo dei 27 il nuovo pacchetto di sanzioni – in gran parte sul gas – che potrebbe sbloccarsi se venisse meno il veto slovacco.
Trump, Putin e il possibile summit – “Vediamo che succede”, ha chiosato Trump: “Non ho ancora preso una decisione”. Dal fronte ungherese si insiste sulla cornice per un eventuale incontro, con la Marcia per la Pace pronta a fare da vetrina internazionale.