Il Consiglio regionale della Campania ha approvato oggi l’emendamento, a firma del presidente Gennaro Oliviero, al Disegno di legge “Disposizioni in materia di estrazioni dai corsi d’acqua, riqualificazione delle cave e contributi e polizze per attività estrattive. Modifiche alla legge regionale 54/1985”.
Con tale emendamento, fino alla definitiva approvazione del nuovo Piano Regionale delle Attività Estrattive (Prae), viene sancito il divieto di nuove attività estrattive per i siti di cava già esistenti lungo la dorsale collinare dei Monti Tifatini, nelle aree identificate come in “crisi” o “altamente critiche”.
“Non potevamo condividere che si tornasse a parlare di nuovi sfruttamenti nel nome di una “riqualificazione” che troppo spesso è solo un alibi per perpetuare dinamiche insostenibili. Caserta ha già dato: basta proroghe, basta compromessi. Il futuro del nostro territorio non può più essere sacrificato sull’altare dell’idea di profitto estrattivo. Serve un progetto di rigenerazione e di riqualificazione ecologica”, ha affermato Oliviero, richiamando le sue scelte storiche sul tema, in particolare la battaglia contro il progetto di cava in località Provine-Pioppi tra Caserta e Valle di Maddaloni.
L’emendamento approvato costituisce un segnale concreto: la Regione Campania sceglie la tutela ambientale, il protagonismo delle comunità locali e il rispetto della salute pubblica.