San Cipriano d’Aversa (Caserta) – Canoni idrici inviati a nuclei familiari inesistenti, utenti senza allaccio e perfino a persone decedute da anni. È questa l’accusa lanciata dal movimento Sanciprianesi al Centro, che punta il dito contro l’amministrazione comunale di San Cipriano d’Aversa per l’invio “capillare” di cartelle contenenti richieste di pagamento giudicate “infondate e paradossali”.
“In molti casi – si legge in una nota del movimento – i plichi recapitati presentano dati totalmente inventati: nuclei familiari calcolati a caso, assenza delle letture dei contatori, e addirittura abitazioni prive di rete idrica. Non contenti, hanno spedito bollette anche a soggetti defunti da anni”.
Secondo i Sanciprianesi al Centro, si tratterebbe dell’ennesimo “capolavoro amministrativo” di un’amministrazione che, a loro dire, in undici anni avrebbe dimostrato “solo approssimazione, incapacità e perseveranza nell’errore”. Il riferimento è anche ai numerosi contenziosi finiti davanti al giudice di pace, che avrebbero costretto il Comune a liquidare debiti fuori bilancio a cittadini risultati vittoriosi nei ricorsi.
L’invito rivolto al sindaco è chiaro: “Provveda immediatamente a comunicare l’annullamento delle cartelle redatte con dati fittizi, per evitare una nuova ondata di ricorsi che ricadrebbe, ancora una volta, sulle casse comunali e quindi sui cittadini”.
A fare da chiosa alla denuncia è un’amara ironia: “Il cimitero resta incompiuto, ma almeno ora i defunti hanno il privilegio di ricevere una bolletta a domicilio. Altro che amministrazione: qui siamo di fronte a un’agenzia di riscossione dell’assurdo in cui si tartassano i vivi e si rincorrono anche i morti”.