Aversa (Caserta) – Nonostante gli annunci, la revoca delle deleghe assessoriali da parte del sindaco Francesco Matacena non si è concretizzata. Nessun atto formale è stato adottato, nessun nuovo equilibrio delineato, almeno per il momento. Una retromarcia silenziosa che ha fatto da premessa a un Consiglio comunale, quello del 30 maggio, carico di tensioni politiche e segnali di instabilità. La seduta, celebrata in seconda convocazione dopo il rinvio del giorno precedente per l’assenza dei consiglieri di maggioranza, ha riportato in aula lo spettro di una crisi interna sempre meno dissimulata e sempre più evidente.
Tra i punti all’ordine del giorno, ha catalizzato il dibattito la proposta di realizzazione di un secondo Palazzetto dello Sport in via De Nicola, su un’area oggi occupata dalla fiera settimanale. Una questione che, a distanza di tre anni dall’inizio dell’iter amministrativo e a quasi dodici mesi dal primo passaggio in Assise, resta priva di una soluzione definitiva. Alla presenza degli operatori del mercato, il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Innocenti, ha espresso “solidarietà”, dichiarandosi apertamente contrario alla costruzione del nuovo impianto. Una posizione condivisa dal consigliere Luigi Dello Vicario, secondo cui “l’intervento richiederebbe un cambio di destinazione d’uso, ad oggi non ancora affrontato in maniera adeguata”. Sulla stessa linea il consigliere d’opposizione Dino Carratù, che ha denunciato l’incompletezza dell’istruttoria a quasi un anno dalla sua prima presentazione in aula.
La maggioranza ha quindi deciso di sospendere la discussione, rinviando la delibera con la motivazione della necessità di “ulteriori approfondimenti istruttori e di legittimità”, e preannunciando la richiesta di un parere tecnico esterno. Una scelta interpretata da Mario De Michele come “un atto di sfiducia” nei confronti degli assessori Orlando De Cristofaro e Francesco Sagliocco, promotori della proposta. Nel corso della seduta sono state presentate anche diverse interrogazioni, tra cui quelle sul degrado degli uffici comunali, l’aumento delle tariffe dei canoni idrici e lo stato di abbandono e insicurezza in piazza Vittorio Emanuele, una delle piazze più rappresentative della città.
All’indomani del Consiglio, è arrivato il duro affondo del Partito Democratico e del gruppo “La Politica che Serve”, che hanno commentato con una nota congiunta la decisione della maggioranza di sospendere la delibera per il nuovo palazzetto dello sport: “Durante il Consiglio comunale, la maggioranza ha scelto di sospendere il punto relativo alla creazione del nuovo impianto sportivo di via De Nicola, uno dei progetti sportivi più importanti degli ultimi anni. Un’opera già finanziata con 1,8 milioni di euro del Pnrr. La motivazione ufficiale? ‘Ulteriori approfondimenti istruttori e di legittimità’. La realtà? A nostro avviso, un pretesto per evitare che emergessero le profonde divisioni interne alla maggioranza. Una scelta che rallenta ulteriormente un progetto fondamentale per la città, per non affrontare il confronto politico alla luce del sole”.
Il centrosinistra prosegue con un monito chiaro sui rischi legati ai ritardi: “Il finanziamento, per ora, non è perso. Ma ogni ritardo espone Aversa al rischio concreto di perdere risorse già ottenute. E questo, per mere beghe interne e giochi di potere, è semplicemente inaccettabile”. Secondo le opposizioni, il nuovo palazzetto non sarebbe soltanto un’opera pubblica, ma una risorsa strategica per il sistema sportivo e sociale della città: “Il progetto avrebbe dato nuova linfa allo sport cittadino, con un impianto dedicato alla pallacanestro in via De Nicola, e ad altre discipline, a completamento del sistema già esistente con il PalaJacazzi (pallavolo) e lo stadio Bisceglia (calcio). Uno spazio educativo, sicuro, accessibile per i nostri ragazzi e ragazze”.
Pd e Lpcs chiudono con una dichiarazione d’intenti e una promessa di mobilitazione: “Invece, Aversa resta ostaggio di un’amministrazione divisa, immobile, senza visione. Una maggioranza che non riesce a decidere nemmeno sul futuro dei nostri giovani su un finanziamento già ottenuto. Noi non resteremo a guardare. Porteremo questa battaglia dentro e fuori il Consiglio comunale. Saremo tra la gente, a denunciare un comportamento che tradisce le promesse fatte, l’impegno preso, il diritto allo sport. Lo sport non è un lusso. È educazione, è inclusione, è riscatto. Attenderemo i loro ulteriori approfondimenti, noi non ci fermeremo: porteremo avanti una visione di città innovativa ed europea, una città per tutti. Perché Aversa merita rispetto. Perché i nostri giovani meritano un futuro all’altezza dei loro sogni”.