Mondragone, raffica di multe e polemiche su uso rilevatori velocità. Ambc: “Siamo da record nazionale”

di Redazione

Mondragone (Caserta) – “Le politiche per la mobilità del sindaco che ha portato il Comune al fallimento sono interamente piegate all’incasso di multe (e in parte all’incasso – soprattutto a favore di privati – di ticket per sosta e parcheggi)”. A parlare è l’Associazione Mondragone Bene Comune (AMBC), che in una nota torna a puntare il dito contro quella che definisce “una gestione discutibile e opaca” delle sanzioni amministrative legate al Codice della strada.

Secondo l’associazione, “nonostante una puntuale interrogazione parlamentare (ad oggi senza risposta alcuna) del deputato di Fratelli d’Italia, Marco Cerreto, che ha cercato di fare luce sull’anomalia rappresentata dall’elevatissimo numero di multe per infrazioni del Codice della strada, le sanzioni amministrative pecuniarie continuano a piovere ‘a catinelle’”. L’Ambc segnala come questo “record incredibile” sia accompagnato da “non poche ombre, a partire dal difetto di omologazione dei dispositivi rilevatori di velocità utilizzati per elevare tali violazioni. Dispositivi che andavano spenti da tempo, come hanno fatto tanti Comuni in Italia”. E accusa il primo cittadino di aver fornito “omissive risposte” in Consiglio comunale, “trascurando del tutto l’enorme giurisprudenza sedimentatasi nel tempo, a partire dalle sentenze della Suprema Corte di Cassazione”.

Nella nota vengono elencati numerosi riferimenti normativi e giurisprudenziali, tra cui l’Ordinanza della Cassazione del 20 settembre 2023, numero 26896, e altre sentenze che, secondo l’associazione, “hanno di fatto annichilito le ‘patetiche’ Circolari Ministeriali, le quali sembrerebbero avallare una possibile equipollenza tra omologazione ed approvazione basata, però, su un approccio che non trova supporto nelle fonti primarie”. Un passaggio è dedicato alla corretta interpretazione dell’articolo 142, comma 6, del Codice della strada, secondo cui “l’utilizzo dell’espressione ‘debitamente omologati’ impone necessariamente la preventiva sottoposizione del mezzo di rilevamento elettronico a tale procedura e che, solo se assolta, è idonea a costituire ‘fonte di prova’ per il riscontro del superamento dei prescritti limiti di velocità”.

Secondo Ambc, “anche nel 2024 abbiamo raggiunto il record di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni del Codice della strada: ben 6.280.000 euro, poco meno dei 6.500.000 euro del 2023. Notate che, come abbiamo già segnalato in altre occasioni, si continua a dichiarare una cifra tonda, senza decimali, e anche ciò appare come un’anomalia”. Ciò porterebbe Mondragone a essere “al primo posto in Italia per multe pro capite elevate: 220 euro pro capite a Mondragone, a fronte dei 170,11 euro pro capite a Firenze o dei 150,20 euro di Milano”. L’associazione sostiene, inoltre, che circa 2 milioni di euro di multe sarebbero “scomparse” e chiede lumi sulla vicenda. E respinge ogni giustificazione collegata al traffico della Domiziana: “Come se avere una strada di questo tipo fosse un’esclusività di Mondragone, o come se questa strada non attraversasse anche altri Comuni, che ovviamente incassano molto meno”.

Un’altra critica riguarda le ricadute di bilancio: “Stiamo parlando di cifre che loro incautamente dichiarano di incassare, pur sapendo che quasi sicuramente andranno a finire in grandissima parte tra quei crediti di dubbia esigibilità, compromettendo così l’equilibrio di bilancio, come è successo in tutti questi anni. Il dissesto non ha insegnato niente a questi Signori e a queste Signore!”. E mentre “le multe piovono come sempre ‘a catinelle’, nell’indifferenza cronica di chi dovrebbe controllare cosa sta succedendo”, Ambc denuncia la perdita di un’ulteriore opportunità, stavolta legata alla mobilità sostenibile: “Ci si pavoneggia per assurde e pericolosissime piste ciclabili, e si sciupano tante buone occasioni. L’ultima è Bici in Comune, un’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani con il supporto del Dipartimento per lo Sport e dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci)”. Mondragone, afferma l’associazione, “ha totalmente ‘bucato’ il bando”, a differenza di molti altri Comuni, anche vicini.

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