CESA. Contrariamente al primo turno delle primarie del centrosinistra tenute domenica 25 novembre, il Comune di Cesa non ha voluto mettere a disposizione nuovamente i locali dellex Ufficio Ticket Sanitari di via Roma per consentire lo svolgimento del turno di ballottaggio.
Il coordinamento del centro sinistra della coalizione Italia Bene Comune ha quindi deciso di spostare di pochi metri il seggio elettorale, chiedendo ed ottenendo ospitalità presso una struttura privata, vale a dire la sala attigua al Bar Falcone. Per cui è tutto pronto per lo svolgimento del turno di ballottaggio, con il seggio che sarà regolarmente aperto domenica mattina dalle ore 8 alle ore 20, con gli elettori del centro sinistra chiamati a scegliere il candidato premier della coalizione tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. Ringraziamo comunque il sindaco Cesario Liguori per averci messo a disposizione la volta scorsa i locali- afferma lavvocato Antonietta De Michele, coordinatrice del comitato cesano Italia Bene Comune non comprendiamo però le ragioni del diniego per questa volta.
Il coordinamento del centrosinistra invita tutti coloro i quali hanno partecipato al voto di domenica scorsa, a recarsi nuovamente alle urne. Al voto sono ammessi quelli hanno votato al primo turno e dunque in possesso del certificato elettorale, oppure coloro i quali hanno effettuato la registrazione allalbo degli elettori ma non hanno partecipato al voto. Infine potranno partecipare alla consultazione quelle persone che hanno ricevuto una deroga dal coordinamento provinciale, dopo aver dimostrato di essere stati impossibilitati ad iscriversi allalbo nei giorni precedenti.
Sulla mancata concessione il coordinamento del centrosinistra spiega che venerdì mattina cè stato un incontro con il sindaco Liguori ed alcuni assessori, per capire le ragioni del diniego. Una decisione – affermano – che non abbiamo compreso, dal momento che ci è stato spiegato che nei locali cerano i pacchi alimentari da distribuire ai poveri. Abbiamo prospettato al sindaco Liguori, nel corso di un colloquio avuto con lo stesso, in presenza di altri assessori, per superare e scongiurare ogni pericolo, la possibilità di effettuare un sopralluogo congiunto per verificare il numero dei pacchi, redigendo un apposito verbale, per poi rinchiuderli a chiave in una delle 3 stanze di cui è composto lufficio, consegnare la chiavi agli addetti del comune, ed utilizzare una sola delle tre stanze, chiudendo anche laltra. In questo modo nessuno avrebbe avuto un contatto, nemmeno visivo, con le derrate alimentari. A fronte di questa proposta il sindaco Liguori ha continuato a negare lutilizzo del locale, dopo che la volta scorsa era stato proprio il sindaco a suggerire di chiedere lutilizzo di quegli uffici.
A fronte di una situazione del genere- spiegano da parte del comitato Italia Bene Comune – abbiamo compreso che cè stato qualcuno allinterno della giunta che ha voluto impedire lutilizzo di quei locali, con una scusa strumentale. A quel punto abbiamo ringraziato il sindaco per la disponibilità dimostrata la volta scorsa, ma non abbiamo potuto non rilevare che in questo caso di è trattato di una impuntatura irragionevole.
Abbiamo anche precisato continuano i rappresentanti di Italia Bene Comune – che non volevamo oltremodo insistere nella nostra richiesta per non minare gli equilibri in giunta. Ringraziamo anche il vice sindaco Cesario DAgostino che, nel corso dellincontro, si era detto disponibile alla concessione del locale, così come ringraziamo lassessore Carmine Alma che aveva proposto, quale soluzione alternativa, lutilizzo della biblioteca comunale. E evidente che se si nega lutilizzo di un locale per il timore che possano scomparire derrate alimentari, chiuse a chiave in una stanza, ove non vi era possibilità di accesso, non potevamo certo utilizzare la biblioteca comunale dove i libri sono custoditi in scaffali aperti ed a vista e chiunque potrebbe sottrarli o comprometterli.