AstraZeneca controindicato, ma le vengono negati altri vaccini: prof aversana scrive a De Luca

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «Condividiamo la Sua giusta richiesta e aspettiamo anche noi la risposta per estendere la procedura a tutti i soggetti con “Fragilità” tipo immunodepressi, oncologici, trapiantati, dializzati a cui nessuno ha dato ascolto finora». E’ stata questa la risposta che l’Asl Caserta ha fornito a Maria Pagano, docente e presidente dell’Associazione Meduc “Stefano Tonziello” di Frignano, che aveva segnalato come il vaccino che volevano iniettarle, Astra Zeneca, fosse specificamente controindicato a causa delle sue condizioni di salute. – continua sotto – 

«Vorrei sapere, visto che sono stata convocata per la vaccinazione presso il presidio ospedaliero di Aversa, cosa fare. Io sono una docente e come tale sono stata convocata per eseguire la vaccinazione. Ma il vaccino AstraZeneca (come dice il Comitato tecnico scientifico) deve essere somministrato alle persone sane, fino ai 65 anni di età, ed ha una protezione di circa il 59%, quindi non è opportuno per la sottoscritta che si trova suo malgrado nelle condizioni di estrema vulnerabilità». «Infatti, – continua Pagano – si dice che il vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca potrà essere utilizzato nella fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni, ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili». «Tutto questo – racconta la docente frignanese – sembra non conti poiché alla sottoscritta, recatasi presso il centro per sapere se era possibile fare lo Pfizer o il Moderna, considerate le condizioni di salute, le è stato comunicato che non avevano direttive in merito e che in realtà non erano in grado di darmi risposte esaurienti sulle responsabilità delle conseguenze dopo la somministrazione». – continua sotto – 

La professoressa si è rivota anche al governatore della Campania, Vincenzo De Luca. «Allora, caro presidente De Luca, – ha scritto la prof Pagano – mi rivolgo a lei per capire cosa possa fare una cittadina e docente che abbia questa seria problematica. La prego, mi faccia sapere perché è necessaria una sua risposta per rassicurare tutti i docenti come me ed anche per far capire agli operatori sanitari che si occupano di noi che è necessario che si operi per il bene di tutti e che si diano risposte esaurienti e far sì che nella nostra regione si possa dire che nessuno resta indietro e che tutti sono salvaguardati nel diritto alla salute. Tra l’altro in questi giorni tutte le testate giornalistiche e documenti parlano di Pfizer e Moderna ai docenti estremamente vulnerabili di cui c’è un elenco definito».

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