Il figlio di Beppe Grillo indagato per stupro di gruppo: l’accusa da una giovane modella

di Redazione

Un rapporto sessuale di gruppo in una villa a Porto Cervo in Sardegna dopo una serata in un locale sulla Costa Smeralda tra una ragazza non ancora ventenne e quattro coetanei. Poi la denuncia di lei, una modella di origini scandinave, che al suo ritorno a Milano alle forze dell’ordine, una decina di giorni dopo, racconta di essere stata violentata. Sarebbero coinvolti nella vicenda il figlio di Beppe Grillo, Ciro, 18 anni, e altri tre amici genovesi.

Il caso, racconta “La Stampa”, è ancoro tutto da chiarire. Secondo la ragazza sarebbe stato uno stupro, forse avvenuto dopo una nottata di alcol. I quattro giovani, tutti di famiglie della “Genova bene”, dicono invece che si sarebbe trattato di un rapporto consenziente. La vicenda risalirebbe all’inizio di luglio, quando i cinque giovani sarebbero andati, dopo la serata in un locale, nella residenza estiva del fondatore Movimento 5 Stelle, a Porto Cervo. I quattro ragazzi sono stati tutti interrogati a lungo da Laura Bassani, pm della Procura di Tempio Pausania, che indaga sul caso.

Sono due gli elementi al vaglio degli inquirenti dopo l’interrogatorio dei ragazzi accusati di stupro. In primo luogo c’è da chiarire se i protagonisti della vicenda, presunta vittima compresa, avessero fatto o meno abuso di alcol o droghe, in secondo luogo – ma i due aspetti sono collegati – si valuta lo stato di minorata difesa legato alla superiorità fisica e numerica dei quattro ragazzi, specie se si confermasse l’ipotesi che la modella era in stato di alterazione psicofisica.

I giovani sono stati perquisiti dai carabinieri di Milano, che hanno acquisito i cellulari e soprattutto un video recuperato in uno degli apparecchi, dove ci sarebbe una ripresa del rapporto sessuale. Gli indagati hanno negato di aver stuprato la giovane e i loro avvocati hanno messo in evidenza quali siano i punti deboli del racconto di lei, a cominciare dal ritardo della denuncia. La modella si sarebbe presentata dai carabinieri solo dieci giorni dopo il fatto, che risale al 16 luglio, al suo ritorno a Milano, continuando nel frattempo la sua vacanza e pubblicando foto sui social.

Alle forze dell’ordine la modella avrebbe detto di aver conosciuto i quattro giovani in una discoteca e di aver accettato di accompagnarli nella casa di uno di loro. Secondo la sua versione, si sarebbe appartata con uno di loro e poi si sarebbero aggiunti gli altri tre, che l’avrebbero costretta a un rapporto sessuale contro la sua volontà. I quattro amici raccontano, però, qualcosa di completamente diverso: la ragazza se ne sarebbe andata ringraziando per la serata, senza esprimere nessun disagio, e a confermarlo ci sarebbe la continuazione della vacanza da parte di lei. Gli inquirenti stanno cercando di capire quale sia la verità.

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