Ragusa, si facevano ricaricare Postepay e scappavano: 4 arresti

di Redazione

Ragusa – E’ stata battezzata “Postepay” l’operazione che ha sgominato un’associazione a delinquere che ha truffato centinaia di commercianti siciliani.

I carabinieri del comando provinciale di Ragusa hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di innumerevoli truffe con il sistema della Postepay.

In manette sono finiti quattro catanesi. Le indagini, avviate dai carabinieri di Modica, sono iniziate a luglio 2015 a seguito delle querele e dei riconoscimenti effettuati dalle vittime delle truffe, oltre che dagli accertamenti svolti sulle carte “Postepay”. Sempre uguale il modus operandi del gruppo, che ha “colpito” non solo nel territorio ragusano, in particolare, a Pozzallo, Scicli, Scoglitti, Vittoria e Modica, ma anche in altre province siciliane: in due si recavano presso l’attività prescelta (solitamente tabaccai, ricevitorie e bar) e, dopo aver atteso il momento giusto per compiere la truffa, quando nell’esercizio commerciale c’era molta gente, chiedevano al titolare di caricare la Postepay per importi tra i 500 e 600 euro.

Una volta ottenuta la ricarica, al momento di pagare, chiedevano di poter pagare con una carta bancomat, consapevoli del fatto che il sistema Sisal non accetta i pagamenti tramite Pos. Il truffatore, allora rassicurava il titolare dicendogli che si sarebbe recato presso il più vicino bancomat per prelevare la somma necessaria. Ma, una volta fuori, si dileguava. Talvolta, veniva lasciato in pegno ai gestori un documento falso o una fotocopia illeggibile. Una volta messa a segno la truffa, veniva prelevato il denaro dalla Postepay e il profitto veniva spartito.

L’ammontare delle truffe portate a termine dal gruppo potrebbe ammontare a decine di migliaia di euro. Le indagini proseguono per risalire ad altre eventuali vittime, che non hanno ancora denunciato la truffa.

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