CASERTA. Nove persone sono state fermate dai carabinieri nel Casertano, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, perché indiziate di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tra queste marito e moglie, Giuseppe Orefice e la moglie, residenti a San Nicola La Strada,che sapevano di un procedimento penale a loro carico e, per questo, avevano deciso di fuggire allestero. I due sono ritenuti gestori di una fiorente piazza di spaccio nel pieno centro di Maddaloni, in provincia di Caserta, sono stati fermati martedì dai carabinieri del nucleo operativo di Caserta insieme ad altre sette persone.
Tutti sono accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La piazza di spaccio è stata scoperta dai carabinieri durante indagini effettuate monitorando utenze telefoniche e attraverso le immagini di alcune telecamere installate ad hoc in punti nevralgici tra Maddaloni e Caserta. Centro primario dellattività di spaccio della droga, in prevalenza hashish, era il centro di Maddaloni: a gestirla erano, secondo gli inquirenti,Francesco Pisanti e la moglie Antonietta Taglifierro, insieme a Giorgio Monteforte e la famiglia Izzo, titolari di un negozio di intimo del comune casertano: Antonio Izzo, 52 anni,Domenico Izzo, 27, Valerio Izzo, 25.
Secondo quanto accertato dai militari dellArma, la piazza di spaccio era in grado di movimentare diverse decine di chilogrammi di hashish. Di recente i carabinieri avevano sequestrato in casa della sorella di Antonietta Tagliafierro, moglie di Pisanti, 111 panetti di hashish. Nellabitazione di Pisanti sono stati sequestrati circa 10mila euro. Altri indagati sono: Giorgio Monteforte, 29anni diMaddaloni, Alessandro Motta, 27 anni di Caserta, Mauro Baccigalupi, 29enne di Caserta, Giuseppe Aragosa, 26enne di Caserta, per il reato di spaccio di droga.