NAPOLI. Influenza suina, ti vaccinerai? Un deciso No è partito dalla sala Gemito della galleria Principe di Napoli, durante una conferenza sui rischi da vaccino ed isistemi di prevenzione e cura alternativi.
Testimonial dellevento, organizzato da Valerio Catullo, coordinatore della lista civica nazionale Per il bene comune, e Daniela Pinto, fondatrice del centro di terapie naturali Pentacoloviola, il cantautore napoletano Enzo Gragnaniello che, accompagnato dalla sola chitarra, ha incantato il pubblico presente. Al dibattito sono intervenuti Giuseppe Cocca, medico chirurgo, specializzato in natural hygiene, docente di tecniche di comunicazione efficace, Vito Zurzolo, esperto di medicina tradizionale cinese, e Daniela Pinto, naturopata, terapista per il rilascio di blocchi emozionali.
Una delle ragioni per cui si dovrebbe rifiutare il vaccino – spiega Giuseppe Cocca – è che il virus da solo non è in grado di sviluppare una malattia, ma ha bisogno di un terreno adatto come habitat di sopravvivenza, che in generale è rappresentato da tossine e scorie presenti nell’organismo.
In questo senso, il sintomo, definitomalattia, – aggiunge Daniela Pinto – è una strategia di sopravvivenza, quindi non va contrastato nelle sue citazioni, come sostenuto dal dottor Hamer, padre della nuova medicina germanica: la malattia è la fine del conflitto, perché ostacolare la fine del conflitto con un farmaco? E perché vaccinarsi nell’intento di prevenire la fine di un conflitto futuro?.
Il prossimo appuntamento con lassociazione è il 24 ottobre, a Casalnuovo.